{{IMG_SX}}Parigi, 24 gennaio 2008  - Si chiama Jerome Kerviel il broker della Societé generale che sarebbe all'origine del buco da 4,9 miliardi di euro nel bilancio del grande istituto finanziario: lo riferiscono fonti interne alla banca.
La maxitruffa è stata scoperta lo scorso fine settimana. Ufficialmente, il responsabile è ancora anonimo: le autorità della SocGen finora hanno solo dichiarato che è un francese sui trent'anni.

 

Un buco da 5 miliardi di euro: la Societé generale, uno dei pilastri del sistema bancario francese e punto di riferimento della finanza mondiale scopre, come per caso, che uno dei suoi broker la ha truffata giocando in borsa nelle sale stesse dell'istituto, grazie alla sua conoscenza dei sistemi informatici. Si tratta di un trentenne, francese che è riuscito ad evadere tutti i sistemi di controllo della Societé Generale.

 

Giorni d'angoscia per il Pdg Daniel Bouton, da domenica quando la frode è stata scoperta - in piena tempesta di Borsa - a ieri, quando ha offerto le sue dimissioni (respinte) al Consiglio d'amministrazione. All'inizio, Bouton e un comitato di crisi, racconta il sito internet di Le Monde, hanno tenuto segreta la vicenda, informandone solo il governatore della Banca di Francia Christian Noyer, e l'Autorità dei mercati finanziari.

 

Oggi, la Société générale ha annunciato che i profitti del 2007 ammontano a circa 700 milioni di euro... Mentre le aspettative parlavano di oltre 5 miliardi, già due miliardi in meno di quanto si fosse previsto, a causa della crisi dei mutui subprime.

 

SocGen ha annunciato un aumento di capitale di 5,5 miliardi di euro; l'operazione sarebbe sottoscritta, se non dagli azionisti attuali, dalle due banche americane Morgan Stanley e JP Morgan, che sarebbero pronte a trovare investitori istituzionali. Bouton, negli ultimi 5 giorni, si è dato da fare. "Sono stati i giorni più difficili della nostra vita" ha ammesso un suo collaboratore.

Bouton assicura ai clienti, "la Societé Generale è talmente solida nell'insieme delle sue componenti che il giorno stesso in cui sveliamo la truffa possiamo dirvi che la situazione finanziaria non è solo restaurata, è più forte". E fa un parallelo esplicito: "al contrario della banca Barings". Perché il pensiero corre irresistibilmente al 1995, l'anno in cui il giovane broker Nick Leeson lasciò la filiale di Singapore della Barings, e si scoprì che aveva creato un buco da 1,3 miliardi di dollari, abbastanza da far fallire l'istituto.


La borsa di Parigi resta sotto choc mentre il governatore Noyer rassicura, "è una truffa gravissima ma la Societé generale ha le spalle larghe. Anche le leggi migliori non impediscono i reati..."