{{IMG_SX}}Londra, 10 marzo 2008 - Torna a fare discutere, l'uso della chirurgia plastica per correggere le caratteristiche fisiche della sindrome di Down. Al centro di nuove polemiche nel Regno Unito, c'è la vicenda della famiglia Kirwan - lui chirurgo plastico di fama mondiale, lei moglie avvenente anche grazie al bisturi - che ha ammesso apertamente di valutare l'ipotesi di un intervento estetico per la figlia Ophelia, che avrà due anni questo mese, affetta da sindrome di Down.

 

L'obiettivo dei genitori è quello di "aiutare la figlia a sentirsi più accettata dalla società" come spiega la madre Chelsea al Daily Mail. La famiglia sottolinea comunque che prenderebbe questa decisione soltanto se Ophelia, una volta raggiunta la maggiore età, si sentisse giudicata per il suo aspetto e non per le sue capacità. In particolare, illustra il padre Laurence, l'operazione correggerebbe gli occhi "leggermente troppo distanti fra loro, il naso piatto, le labbra sottili, la lingua che fuoriesce dalla bocca e il collo troppo grosso".

 

"Ma siamo sicuri che la decisione di cancellare i tratti che mettono in evidenza la sindrome di Down sarebbe presa soltanto pensando alla felicità della figlia? O siamo di fronte al tentativo di nascondere la sindrome per armonizzare l'aspetto di un bambino a una società che si occupa più dell'apparenza che non dei bambini più deboli?" si chiede il tabloid.

 

"E' solo una questione di autostima - assicura la madre - se non sei felice di te stesso allora perché non dovresti aggiustare qualcosa? Voglio solo che Ophelia sia felice". I Kirwan, che hanno altre due figlie più grandi e normodotate, non sono un caso isolato: il Mail riporta la storia di un'altra famiglia con una bimba down, Georgia Bussey, che a cinque anni aveva già subito almeno tre interventi estetici: ridimensionamento della lingua; correzione del contorno occhi e una ritoccata alle orecchie.

 

Anche stavolta, i Bussey parlano di una scelta imposta esclusivamente dall'amore per la figlia. Così la madre: "Viviamo in una società che giudica le persone dal modo in cui appaiono. La società non cambia nel giro di una notte, così è Georgia che si deve adattare alla società, piuttosto che aspettare che la società si adatti a lei".

 

Pesanti le critiche dell'Associazione per la sindrome di Down, secondo cui nessuno dovrebbe sottoporsi a un'operazione estetica per divenire "più accettabile". Della stessa opinione anche molte famiglie con figli down, che vedono con orrore quella che rischia di diventare una pericolosa tendenza. C'è anche chi giudica queste pratiche - applicate a individui che spesso non comprendono nemmeno pienamente la loro condizione - paragonabili all'abuso su minori.