{{IMG_SX}}Roma, 26 marzo 2008 -  Un uomo, che era una donna, è al quinto mese di gravidanza: sembra un rebus, eppure è un caso medico che ha una spiegazione perfettamente razionale. Il protagonista, Thomas Beatie, sostiene di essere il primo uomo 'in dolce attesa' sulla faccia della terra e ha raccontato la sua storia a 'The Advocatè, una rivista pubblicata a Los Angeles con una redazione off-limits agli eterosessuali (solo lesbiche, gay, bisessuali e transessuali). E la sua foto -con tanto di pancia, petto spianato e ventre ringonfio per la gravidanza- è anche apparsa sulla rivista.


L'articolo è intitolato 'Parto d'amorè. Thomas Beatie, che è nato femmina, si descrive con un 'maschio transessuale', che ha mantenuto tutti i suoi organi femminili: da giovanissimo, quando si sottopose all'intervento per cambiare il sesso, si fece soltanto ridurre il seno e si sottopose alla terapia con il testosterone, senza modificare l'apparato riproduttivo con cui è nato.

 

Da un punto di vista legale Beatie oggi è un uomo e da quasi 10 anni vive con la sua compagna, Nancy, a Bend, nell'Oregon. Ma a un certo punto il desiderio della coppia di avere un figlio si è scontrato con il fatto che la donna non può concepire perchè, soffrendo di una grave forma di endometriosi, ha subito un'isterectomia.

 

Di qui la decisione: al 'signor' Beatie il compito di concepire una gravidanza. L'uomo/donna ha sospeso la terapia ormonale e il suo corpo ha rapidamente ripreso a funzionare come quello femminile. Dopo un anno, aver consultato 9 diversi medici ed essersi scontrato con innumerevoli difficoltà legali, il 'signor' Beatie è riuscito nell'intento, grazie a una donazione di sperma congelato. La prima gravidanza era extra-uterina e fu abortita.

 

La gravidanza successiva però è arrivata a buon fine e la coppia adesso aspetta una bimba che nascerà ai primi di luglio. «"ome ci si sente da uomo-incinto? -  scrive Beatie nell'articolo - È incredibile. Oltre al fatto che una nuova vita cresce dentro di me, sono fermo e fiducioso del fatto che sono l'uomo che sono. In un senso strettamente tecnico mi sento come il mio proprio surrogato, sebbene la mia identità maschile sia costante. A Nancy, (dico) che sono suo marito che porta in grembo suo figlio. Sarò il padre di mia figlia, e Nancy la madre. Saremo una famiglia".

 

"Familiari e amici non ci appoggiano: la maggior parte dei parenti di Nancy neanche sapeva che ero un transessuale". Nonostante le difficoltà e le discriminazioni, la coppia ha deciso di andare avanti. «Il desiderio di avere un figlio biologico non è un istinto femminile o maschile. È un istinto umano". L'editore di 'The Advocatè assicura che -oltre ad aver parlato con Beatie e ad aver visto le foto del transessuale incinto- la rivista ha parlato con il suo ginecologo che ha confermato la gravidanza.

Se la gravidanza proseguirà senza problemi, la coppia darà alla luce una bambina attorno al prossimo 3 luglio. "La nostra situazione solleva incognite legali, politiche e sociali - conclude - abbiamo da poco conosciuto la contrarietà di persone sconvolte dalla nostra situazione. I medici ci discriminano, allontanandoci per via delle loro fedi religiose. Professionisti della Sanità si rifiutano di rivolgersi a me in quanto uomo o di riconoscere Nancy come mia moglie. Amici e familiari non sono di alcun sostegno; gran parte della famiglia di Nancy non sa neanche che sono un transessuale". Per avere un figlio, Beatie ha fatto ricorso all'apporto di una banca del seme.

 

LA CONDANNA DEL VATICANO

 "Non si può cambiare l'uomo in donna e viceversa. L'essere transessuale non va d'accordo con la morale cattolica e cristiana. E' anzi contro la natura umana. L'identità umana è uomo o donna, ma niente di intermedio". È netto il giudizio del cardinale Javier Lozano Barragan, presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, una sorta di 'ministro della salute vaticano', commentando con Apcom il caso del transessuale statunitense Thomas, 'incinto' di 5 mesi.

"Una cosa è la biologia, una è la morale - afferma il porporato vaticano - secondo la biologia se questa persona era donna, è rimasta donna e a livello biologico può anche rimanere incinta e procreare. La natura segue il suo corso, indipendentemente dalle decisioni culturali".

Per Barragan, "si tratta di una cosa di tipo culturale. Questa persona - osserva - ha adottato abitudini di un uomo, ma fisicamente è rimasto donna". "Quello che ci preoccupa è la morale. E non si può cambiare il sesso dell'uno e dell'altro. E' contro la natura umana e l'identità umana - conclude Barragan - è o uomo o donna, ma niente di intermedio".