{{IMG_SX}}Parigi, 4 aprile 2008 - In un nuovo video, un deputato colombiano, Oscar Tulio Lizcano, da sette anni nelle mani delle Farc, chiede l'intervento di Hugo Chavez per risolvere la crisi degli ostaggi. Mentre il Falcon dell'aviazione francese è fermo in una base militare di Bogotà, pronto per fornire cure mediche a Ingrid Betancourt, un senatore di sinistra che da anni segue i negoziati ha diffuso un filmato in cui si vedono le immagini sgranate di Lizcano (le prime negli ultimi quattro anni). "Non lasciateci marcire in questa giungla", chiede il deputato che appare al fianco di quattro guerriglieri della Farc. Lizcano si rivolge poi al presidente venezuelano: "Comandante Chavez, agisci come un buon soldato fedele a Simon Bolivar e fai tutto ciò che è necessario per portarci via di qua", afferma.

Giovedì notte, il capo di Stato venezuelano è tornato a offrire il suo aiuto. Sono "disposto ad andare con Nicolas Sarkozy a salvare Ingrid Betancourt", ha affermato Chavez, in un messaggio diffuso dai media di Caracas. Poi ha riferito di essersi "raccomandato" con Sarkozy di "parlare con il presidente degli Stati Uniti", George W. Bush "il quale potrebbe fare molto".

Intanto, secondo 'Le Monde' risale al 19 marzo il comunicato diffuso giovedì dal sito dall'agenzia di stampa 'Abp'. Nel testo, attribuito a uno dei capi della Farc, Rodrigo Granda, si afferma che "non vi sarà un rilascio unilaterale di Ingrid Betancourt nè di alcun altro ostaggio nelle mani delle Farc, senza un accordo preventivo che consenta la liberazione dei guerriglieri nelle carceri colombiane". Ma - avverte il quotidiano francese - il Comitato per la liberazione della Betancourt ha scoperto che "il testo è una copia esatta di un messaggio che Rodrigo Granda aveva redatto il 19 marzo scorso, dopo la morte di Paul REyes", ucciso il primo marzo in un raid dell'esercito colombiano. In una nota, il Comitato avanza l'ipotesi che vi sia stata una manipolazione e, in tal caso, si chiede, "a profitto di chi?".


ECUADOR PRONTO A COOPERARE PER LIBERAZIONE OSTAGGI


Il governo ecuadoregno ha ribadito la sua disponibilità a cooperare alla liberazione degli ostaggi in mano alla guerriglia delle Farc, sostenendo l'iniziativa umanitaria francese lanciata per portare soccorso alla franco-colombiana Ingrid Betancourt.

L'Ecuador "ha rinnovato la sua disponibilità a cooperare", recita una nota diramata dal ministero degli Esteri che aggiunge che il presidente Rafael Correa ha "lanciato un appello a favore del successo delle iniziative che potrebbero portare alla liberazione di Betancourt e degli altri ostaggi".

Il ministero ha tenuto a precisare che per Quito "in tutti i conflitti è necessario garantire i diritti dei civili e che nulla giustifica privare della liberta o mettere il pericolo persone innocenti".
Quito ha sottolineato la disponibilità permanente del Paese a sostenere qualunque iniziativa che consenta di risolvere favorevolmente la situazione degli ostaggi delle Forze armate rivoluzionarie di Colombia (Farc).

Da giovedì, una missione umanitaria francese, a cui partecipano anche emissari spagnoli e svizzeri, si trova in Colombia, pronta a raggiungere via aereo la regione dovo si troverebbe Ingrid Betancourt.



GUERRIGLIERO DELLE FARC SI CONSEGNA LIBERANDO DUE OSTAGGI


Un guerrigliero delle Farc si è consegnato alle autorità colombiane con due ostaggi che teneva in custodia. Secondo la radio 'Rcn', l'uomo, che giovedì aveva abbandonato la guerriglia nella zona rurale di Pasto, si è costituito al commissariato del dipartimento colombiano di Narinho.