{{IMG_SX}}Roma, 27 aprile 2008 - Lancio perfetto: l'Europa è in orbita e, puntuale intorno alle 4 ore italiane Giove-B, satellite della costellazione Galileo, 500 chilogrammi di peso, si è staccato dolcemente dal primo stadio del razzo vettore Soyuz-Fregat.

Intorno alle 4,20 si sono aperti i pannelli solari e dopo pochi minuti è arrivato al centro spaziale del Fucino di Telespazio e, contemporaneamente, a Kimura in Svezia, l'acquisizione del primo segnale.

Dopo la sistemazione dell'assetto orbitale e la messa in orbita definitiva, il satellite europeo sta, finalmente, girando intorno alla terra a circa 23mila chilometri di altezza e dopo una piccola riprogrammazione sono passate in via di completando le manovre di orientamento verso il nostro pianeta. Ma solo dopo aver testato uno ad uno gli strumenti di bordo, Giove B sarà pronto per lavorare. Nei prossimi giorni tutta la strumentazione di bordo diventerà operativa e verrà acceso l'orologio atomico.

Prodotto da un consorzio a guida tedesca, c'è anche molto made in Italy nella realizzazione del satellite, da Thales Alenia Space nell'assemblaggio, l'integrazione e i test, mentre la Telespazio di Finmeccanica-Thales svolge le attività di controllo dal Centro spaziale.

A Giove-B seguiranno tra il 2008-09 altri quattro satelliti attualmente costruzione ad Astrum in Germania e che veranno assemblati da Thales Alenia Spazio.

Proprio mercoledi l'Ue ha dato il via libera al finanziamento di 3 miliardi e 400 milioni di euro per la costruzione e messa in orbita dei satelliti e per il completamento del segmento di terra, utile all'acquisizione dati e, per il futuro, a programmare i satelliti in base alle richieste di utilizzo.

La costellazione Galileo, infatti, una volta completata metterà a disposizione di utenti pubblici e privati servizi gratuiti e a pagamento per innumerevoli applicazioni.

Già a partire da questa prima fase dimostrativa, tutti i dati inviati da Giove-A lanciato il 25 dicembre 2005 e quelli che invierà Giove-B saranno raccolti dal centro spaziale del Fucino di Telespazio e qui dopo la verifica della loro integrità, saranno messi a disposizione di chi li chiederà.

"Le modalità di utilizzo dei dati non sono state ancora fissate perché - spiega Giuseppe Veredice, Amministratore Delegato di Telespazio - non è stata ancora definita una "policy" che dovrà essere messa a punto nei prossimi mesi a livello europeo e che sarà regolamentata da una Galileo Supervisory Authority".

I centri che governeranno l'intera costellazione dei trenta satelliti e i loro dati saranno due, quello italiano del Fucino e quello tedesco di Oberpfaffenhofen vicino Monaco.