{{IMG_SX}}Dubai, 18 maggio 2008 - Il leader di al Qaida, Osama bin Laden, ha rivolto un nuovo appello ai musulmani per contribuire a "togliere il blocco" imposto da Israele nella Striscia di Gaza. Il messaggio è contenuto in un messaggio "alla nazione islamica" pubblicato su internet su uno dei siti islamisti utilizzati da al Qaida e del quale non è stato possibile stabilire l'autenticità.


Lo sceicco del terrore ha inveito contro i leader arabi per "aver sacrificato" i palestinesi, puntando il dito anche contro la dirigenza il "regime pro israeliano" dell'Anp di Abu Mazen. Era stata l'ala mediatica dell'organizzazione ad annunciare oggi che lo sceicco del terrore avrebbe diffuso "un discorso forte alla nazione islamica".


L'annuncio segue un altro messaggio di bin Laden di venerdì, in occasione del sessantesimo anniversario della fondazione di Israele, in cui ha promesso di proseguire la lotta contro lo stato ebraico.

 

"Questi re e leader (arabi) hanno sacrificato la Palestina e al Aqsa per mantenere le loro corone... Ma non saremo sollevati da questa responsabilità", ha detto bin Laden nel messaggio audio, "Ogni giorno, il gregge spera che i lupi smettano di mangiarlo".


La moschea di al Aqsa nella città Vecchia di Gerusalemme è uno dei luoghi più sacri per i musulmani. Israele ed Egitto hanno chiuso le loro frontiere con Gaza da quando il movimento integralista islamico Hamas ha assunto con la forza il controllo del territorio palestinesi a giugno dello scorso anno. La chiusura ha incrementato gli stenti economici nella Striscia già impoverita, dove vivono 1,4 milioni di palestinesi.


"Ciascuno di noi è responsabile della morte della nostra vulnerabile popolazione a Gaza dove a decine sono stati uccisi a causa del blocco", ha detto bin Laden. Ha sollecitato i militanti islamici in Egitto a cercare di mettere fine alla chiusura.

 

La partecipazione di responsabili occidentali alle ricorrenze che hanno celebrato il 60esimo anniversario della creazione di Israele "dimostra che i valori di giustizia, di libertà e di umanesimo sono soltanto slogan vuoti che (gli occidentali) brandiscono per fuorviare i deboli", ha aggiunto bin Laden.


Il capo di al Qaida ha accusato violentemente i dirigenti dei Paesi arabi, accusandoli "svenduto" la Palestina. "La sopravvivenza dell'entità sionista non è dovuta alla sua potenza ma al fatto che i governi (arabi) hanno rinunciato a combattere questa entità", ha aggiunto, invitando i giovani musulmani alla jihad (guerra santa). "Vi garantisco che l'entità sioniste non sostiene un decimo degli sforzi (di guerra) dei mujaheddin per battere i russi in Afghanistan (...) né un decimo di quello che i mujaheddin fanno oggi per colpire gli Stati Uniti e i loro agenti in Iraq", ha proseguito bin Laden.