{{IMG_SX}}Bruxelles, 4 giugno 2008  - E' stato completato lo spegnimento del reattore nucleare di Krsko (Sud-Ovest della Slovenia), in cui si è verificato un incidente questo pomeriggio. Lo comunica la Commissione europea a Bruxelles. Le autorità slovene, afferma la Commissione nella nota, "hanno confermato che non c'è stata alcuna fuga (radioattiva, ndr) nell'ambiente", e che "la situazione può essere considerata sotto controllo".

 

Ci sono, tuttavia, "parti del reattore ancora in fase di raffreddamento", aggiunge il comunicato, dopo una bizzarra puntualizzazione in cui la Commissione sembra giustificarsi "in nome della trasparenza" per aver lanciato per prima l'allarme alla stampa sull'incidente, dopo che la Slovenia aveva attivato, alle 17.38, il sistema comunitario di allerta radiologico rapido (Ecurie). Il quel momento, la potenza del reattore era al 22 per cento.

 

Il capo dell'agenzia per la sicurezza atomica di Lubiana, Andrej Stritar, ha affermato che l'incidente non rappresenta un pericolo per le persone o il territorio. "Non c'è stato alcun impatto ambientale e non ne è previsto alcuno", ha aggiunto. Quanto accaduto "non ha colpito i lavoratori, la popolazione vicina o l'ambiente". L'impianto è stato spento per precauzione e per permettere ai tecnici di valutare la situazione.

 

Il portavoce del commissario per l'Energia dell'Ue, Andris Piebalgs, ha commentato che la perdita di liquido dal sistema di raffreddamento della centrale slovena "non è così grave". Non sussiste alcun pericolo per le persone o l'ambiente, ha aggiunto la portavoce della presidenza di turno slovena dell'Unione europea a Bruxelles, Maja Kocijancic. "E' fuoriuscita dell'acqua non del materiale radioattivo", ha spiegato.

 

La cittadina di Krsko è situata nel sud-ovest della Slovenia, a 188 chilometri da Trieste. In Italia, la Protezione civile ha comunicato che dall'incidente non è derivato "nessun rilascio di radioattività sul territorio". Il dipartimento della Protezione civile ha spiegato di aver ricevuto, come prevedono le procedure d'emergenza in casi simili, un comunicato dall'Apat, l'Agenzia per la protezione dell'ambiente, che, anche attraverso i canali internazionali, rassicurava: "Al momento non si registra alcun rilascio di radioattività sul territorio".

 

Regione Lombardia e Arpa hanno comunque avviato controlli straordinari con il sistema di rilevamento della radioattività ambientale. E' quanto si apprende da una nota congiunta in cui si evidenzia che sono state "immediatamente attivate le misure opportune" per monitorare la situazione.

 

Anche da Austria e Germania sono arrivate dichiarazioni rassicuranti. Il ministero dell'Ambiente di Vienna, citato dall'agenzia Apa, ha spiegato che non sono fuoriuscite radiazioni, e che non si registrano aumenti di radioattività nell'atmosgfera. Il ministero dell'Ambiente di Berlino ha sottolineato che non ci sono pericoli per la popolazione.

 

L'organizzazione ambientalista Greenpeace ha tuttavia definito "molto inusuale" l'allarme europeo, dato su richiesta di Lubiana tramite il sistema rapido Ecurie, con il quale l'esecutivo Ue ha successivamente informato tutti gli Stati membri. Greenpeace si è detta molto scettica: al momento non è chiaro che cosa sia successo nel sistema di raffreddamento, ha dichiarato l'esperto Thomas Breuer all'emittente N-Tv.