Parigi, 14 aprile 2010 - Le dichiarazioni di ieri del segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone che aveva collegato omosessualità e pedofilia sono definite “un accostamento inaccettabile” dal governo francese tramite una nota del ministero degli affari esteri.

 

Ieri, parlando dal Cile, il segretario di Stato della santa Sede aveva osservato che all’origine dei numerosi casi di pedofilia all’interno della chiesa non vi era il celibato dei sacerdoti quanto un problema di omosessualità. "Numerosi psichiatri e psicologi hanno dimostrato che non esiste relazione tra celibato e pedofilia, ma molti altri - e mi è stato confermato anche recentemente - hanno dimostrato che esiste un legame tra omosessualità e pedofilia. Questa è la verità e là sta il problema”, ha dichiarato il segretario di Stato vaticano rispondendo a un’intervista a una radio cilena.

 

“Si tratta di un accostamento inaccettabile, e noi lo condanniamo” ha detto il portavoce del ministero degli esteri Bernard Valero replicando a Bertone. “La Francia - ha aggiunto - ricorda il suo impegno risoluto nella lotta contro la discriminazione e i pregiudizi legati all’rientamento sessuale e all’identità di genere”.

 

La Francia è il primo stato a reagire e a prendere posizione ufficialmente sulle dichiarazioni del cardinal Bertone, che hanno sinora sollevato molte proteste da parte delle comunità omosessuali e di diverse parti politiche.

 

Il Vaticano replica spiegando che il segretario di Stato vaticano si riferiva "alla problematica degli abusi all’interno della Chiesa e non nella popolazione mondiale". Padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede, spiega anche che "le autorità ecclesiastiche non ritengono di loro competenza fare affermazioni generali di carattere specificamente psicologico o medico, per le quali rimandano naturalmente agli studi degli specialisti e alle ricerche in corso sulla materia".