New York, 10 agosto 2010 - La polizia lo ha crivellato di colpi, almeno 21 proiettili in corpo, ma lui, un 23enne newyorkese, è sopravissuto. Ora è ricoverato in ospedale e le sue condizioni sono stabili. “E’ incredibile - racconta la sorella maggiore - Nelle braccia, nelle gambe, in pancia, lo hanno colpito dappertutto.....Ma sta bene, parla".

 

Per i medici legali che hanno seguito il caso, Angel Alvarez ha probabilmente stabilito un record. “Direi che sopravvivere a più di 20 ferite d’arma da fuoco è un record”, ha detto al Daily News il dottor Vincent DiMaio. "Tutto dipende da dove vieni colpito - continua DiMaio - Un solo proiettile nel punto giusto può ucciderti, ma che ci crediato o no un uomo può sopravvivere a molte pallottole".

 

Alvarez è una delle persone coinvolte nella violenta sparatoria scoppiata ieri ad Harlem. Il ragazzo ha sparato a un altro giovane del Bronx, per poi essere raggiunto dai colpi della polizia. Alle braccia, all’addome, al petto, alle gambe, ma nessuno dei proiettili ha centrato arterie o organi vitali. "Sopraviverà - ha detto DiMaio - Se arrivi vivo in ospedale e puoi parlare, il 99% delle volte ce la fai".

 

Prima di Alvarez, il caso peggiore mai capitato a Di Maio è stato quello di un uomo texano colpito dieci anni fa da di 17 pallottole. "Il ragazzo si lamentava per il dolore. E io gli ho detto: sei fortunato ad essere vivo".