Londra, 11 agosto 2010 - Ehud Barak, ministro della Difesa israeliano, ne era convinto: dopo lo scontro a fuoco di martedì 3 agosto tra il suo esercito e quello libanese al confine tra i due Paesi era necessario attaccare il Paese dei Cedri. A fargli cambiare idea, come riportano fonti francesi citate oggi dal quotidiano londinese in lingua araba al-Sharq al-Awsat, sono state le pressioni esercitate dal capo dell’Eliseo Nicolas Sarkozy e dal Segretario di Stato americano Hillary Clinton.
 

Le fonti di Parigi spiegano che Barak aveva informato il ministro degli Esteri francese Bernard Kouchner che "Israele intende avviare un’operazione militare su larga scala per dare una lezione all’esercito libanese e per rivendicare la morte di un alto ufficiale israeliano", Dov Harari, ucciso negli scontri insieme a quattro civili libanesi.
 

A seguito di questa informazione sono iniziati contatti di alto livello tra il presidente francese Sarkozy e la Clinton, così come tra i leader di Egitto, Giordania e di altri Stati arabi. Ne è seguita una pressione diplomatica mirata a placare le tensioni e a evitare un’altra azione militare sulla scia di quella che nel 2006 vide l’esercito israeliano impegnato contro le milizie di Hezbollah.
 

Le fonti francesi hanno spiegato che i risultati delle pressioni esercitate sono emersi in modo evidente nelle dichiarazioni di Barak, quando ha affermato che "Israele non ha pianificato l’incidente, e nemmeno l’esercito libanese". Su al-Sharq al-Awsat si legge poi che il fatto che le milizie di Hezbollah non abbiano interferito nelle violenze della scorsa settimana "ha tenuto il Libano lontano da una nuova guerra, che sarebbe iniziata in seguito a un malinteso di una parte o dell’altra".

 

Stando al quotidiano pan-arabo, Israele sapeva che non era nel suo interesse combattere contro le forze armate libanesi in quanto queste sono le uniche in grado di "risolvere la situazione nel sud del Libano e di rafforzare il ruolo del Paese nell’area". Le fonti francesi ritengono di aver aperto con successo un canale tra le parti dopo l’incidente e di aver riportato la situazione alla calma. Tuttavia al-Sharq al-Awsat scrive che Israele ha chiesto a Parigi di interrompere la fornitura di armi all’esercito libanese dal momento che queste vengono usate contro le forze dello Stato ebraico e possono essere intercettate da Hezbollah. Parigi ha però respinto l’appello israeliano, facendo valere il patto siglato con Beirut per la fornitura di jet da combattimento.