New York, 17 agosto 2010 - Dopo le infuocate polemiche riguardo al progetto per la costruzione di una moschea nei pressi di Ground Zero, il luogo degli attentati dell’11 settembre 2001 a New York, i leader religiosi della comunità musulmana all’origine di questa controversa iniziativa sarebbero intenzionati a rinunciare al loro piano con un gesto di ‘appeasement’ nei confronti dei familiari delle vittime. Lo scrive il sito web del quotidiano israeliano Haaretz, che cita fonti di New York.

Le fonti, scrive Haaretz, hanno detto ieri che i leader della comunità musulmana locale annunceranno nei prossimi giorni la loro intenzione di rinunciare al progetto, difeso tra l’altro dal presidente americano Barack Obama in nome del diritto alla libertà di culto.

Il governatore di New York aveva detto lo scorso fine settimana che i leader musulmani avevano respinto la sua proposta di trovare un altro sito a Manhattan per la costruzione della moschea, ma diverse persone familiari con il dibattito in corso nella comunità musulmana di New York sostengono che i leader locali si sarebbero convinti ora dell’opportunità di abbandonare il progetto, per non alimentare un clima di ostilità nei confronti del musulmani.

Inoltre, scrive Haaretz, essi sperano anche che il loro gesto possa essere apprezzato dai familiari delle vittime degli attentati alle Torri Gemelle e dall’opinione pubblica americana in generale. Secondo un recente sondaggio della Cnn, il 70% degli americani si oppone al progetto, considerato una provocazione nei confronti di chi ha sofferto per la tragedia dell’11 settembre.