Jarrat, 24 settembre 2010 - E’ stata dichiarata ufficialmente morta alle 21.13 locali, le 3.13 di questa notte in Italia. Teresa Lewis è stata giustiziata al Greensville Correctional Center di Jarratt, in Virginia, con un’iniezione letale. Tre diversi medicinali l’hanno portata dalla vita allo stato catatonic e, all’arresto cardiaco.

La 'testa del serpente', cosi' come l'aveva chiamata il giudice che nel 2005 l'ha condannata a morte, considerata disabile da tutti i periti medici, ha ricevuto l'iniezione letale davanti a una decina di testimoni civili e, in una sala distinta, ai parenti delle vittime. ''Ha mosso un po' i piedi, poi piano piano si e' fermata'', racconta una giornalista che ha assistito all'esecuzione.

“Non ci sono state complicazioni”, ha spiegato Larry Traylor, portavoce delle autorità penitenziarie locali. Il suo ultimo pensiero è stato rivolto a Kathy Clifton, sua figliastra. “Voglio solo che Kathy sappia che le voglio bene e che sono veramente desolata”, ha detto.


Prima dell’esecuzione
, Teresa Lewis aveva ricevuto la visita dei suoi figli, del suo legale e di un prete. Per il suo ultimo pasto ha chiesto pollo fritto, fagiolini, un dolce al cioccolato e una crostata alle mele. Poi ha fatto una doccia ed è stata trasferita nella camera della morte. Durante l’esecuzione, una trentina di persone si sono radunate in prossimità del carcere per protestare contro la pena di morte.


Lewis, 41 anni, è stata
ritenuta colpevole di aver organizzato l’omicidio del marito e del figliastro nell’ottobre 2002 per incassare i soldi di una polizza sulla vita. Ha assoldato due sicari, offrendogli in cambio denaro e favori sessuali, a cui ha aperto la porta di casa il giorno degli omicidi. Secondo la difesa la donna sarebbe però affetta da ritardi mentali e sarebbe stata manipolata dagli assassini.
 

Il suo caso ha suscitato una grande attenzione negli Stati Uniti e in tutto il mondo, e da molti paesi sono arrivate forti pressioni per chiedere al governatore della Virginia di commutare la sentenza in un ergastolo. Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, da parte sua, ha utilizzato il caso per scopi politici, paragonando la Lewis a Sakineh Mohammadi Ashtiani, donna condannata alla lapidazione per adulterio in Iran per la cui salvezza si è mobilitata una campagna mondiale. Secondo Ahmadinejad i media occidentali utilizzano due pesi e due misure.


Nonostante la camera
della morte in Virginia sia la più attiva dopo quella del Texas, la Lewis è la prima donna giustiziata nello stato dal 1912. I suoi avvocati e sostenitori ritengono la sentenza ingiusta, anche in considerazione del fatto che i due assassini materiali hanno ricevuto una condanna all’ergastolo. Uno di essi, Matthew Shallenberg, dalla prigione sostenne di essere stato lui l’architetto dei delitti e di aver manipolato la Lewis. Shallenberg si è suicidato in carcere nel 2006.


L’ultima esecuzione di una donna negli Stati Uniti è stata in Texas nel 2005. Da quando la Corte Suprema ha reintrodotto la pena di morte negli Stati Uniti nel 1976 sono state giustiziate oltre 1200 persone, di cui solo 12 donne.
 

UNA VITA DIFFICILE

Teresa Lewis, la donna giustiziata questa notte in Virginia, è nata 42 anni fa in una famiglia di modeste condizioni economiche a Danville, sempre in Virginia. Un’infanzia difficile, a 16 anni lascia la scuola, e scappa di casa per sposare il primo marito. Dal matrimonio, che dura solo pochi anni, nascono due bambini, una figlio Billy, e una figlia Christie. Nel 2000, Teresa conosce il suo secondo marito Julian Lewis, più vecchio di lei di 20 anni, nella fabbrica a Danville dove entrambe lavoravano. Condizioni economiche difficilissime, i due decidono di vivere insieme, e si trasferiscono in una roulotte.


Per tutta la vita Lewis sembra aver sofferto di problemi fisici e psicologici. I test sull’intelligenza hanno rilevato un quoziente molto basso, di 73 punti, al limite del ritardo mentale.


Nel marzo 2003 Teresa si è dichiarata colpevole dell’omicidio del marito Julian Lewis e del figliastro Charles Lewis. Nel 2002 il figlio di Julian, Charles, aveva comprato un’assicurazione sulla vita del valore di 250.000 dollari quando fu chiamato in servizio attivo come riservista dell’esercito americano. Teresa Lewis incontrò i suoi complici Shallenberg e Rodney Fuller in un grande magazzino Walmart, offrendogli come ricompensa per l’omicidio una parte di quell’assicurazione sulla vita.
Tutte le vie legali per evitarle la condanna a morte sono state tentate. Questa notte, alle 21.13 locali, le 3.13 in Italia, Teresa Lewis è stata dichiarata morta: è la prima donna giustiziata in Virginia in 100 anni.