Rangoon, 24 settembre 2010 - La leader democratica birmana Aung San Suu Kyi, assegnata agli arresti domiciliari e per questo esclusa da ogni forma di candidatura alle elezioni legislative, sarà autorizzata a votare, il 7 novembre prossimo. “Aung San Suu Kyi e i suoi due domestici potranno esercitare il diritto di votare”, ha confermato un responsabile della giunta militare birmana, appena quattro giorni dopo l’annuncio di una decisione contraria.
 

Un permesso che, in ogni caso, non varrà per il giorno delle elezioni, quando il Premio Nobel per la Pace sarà costretta a rimanere a casa per evitare contatti con i suoi sostenitori e gli oppositori all’attuale governo. Per la leader democratica, infatti, le autorità locali starebbero pensando a un voto anticipato. “Non saranno autorizzati ad andare fuori il giorno delle elezioni. Le autorità potrebbero chiedere loro di votare in anticipo”, ha precisato il responsabile birmano.
 

Il 7 novembre prossimo si svolgeranno in Birmania le prime elezioni legislative degli ultimi 20 anni. Il partito di Aung San Suu Kyi, la Lega nazionale per la democrazia (LDN), è stato sciolto prima dello scrutinio.