Karachi, 12 novembre 2010 - L'esplosione di ieri sera a Karachi ha causato un ''mini terremoto'' di magnitudo 1.3 sulla scala Richter, secondo quanto ha dichiarato l'ufficio meteorologico all'emittente Geo News.

La potente deflagrazione, causata da un auto-bomba carica di una tonnellata di tritolo lanciata contro il Dipartimento centrale per la sicurezza (Ciid), organismo della polizia che si occupa della lotta contro il terrorismo, è stata paragonata a una ''scossa di bassa intensita'' ed è stata avvertita in diversi quartieri della metropoli pachistana. L'edificio, di due piani, vicino al palazzo del governo nella cosiddetta 'zona rossa', è crollato e molte persone sono rimaste schiacciate dalle macerie. Sul posto dell'esplosione si è formato un cratere di circa cinque metri.
 

 "La distruzione massiccia provocata dall'esplosione è stata determinata da un'auto che traspostava mille chilogrammi di materiale esplosivo pesante", ha spiegato il capo delle indagini Tarad. Sono stati almeno quattro o cinque, ha aggiunto, i militanti che hanno sferrato l'attacco contro la sede del Ciid, aprendo anche il fuoco contro il personale di polizia schierato a difesa della struttura e distruggendo la linea di difesa. Questo ha permesso loro di entrare nel palazzo e, in un secondo tempo, di attivare l'esplosivo. Nell'attentato sono morte almeno 20 persone, tra cui cinque agenti paramilitari che erano di guardia ai cancelli di ingresso, e il ferimento di altre 138, tra cui bambini. L'attentato è stato rivendicato dal gruppo Tahreek-e-Taliban. "Ci prendiamo la responsabilità dell'attacco"  ha detto il portavoce dei talebani del Pakistan Azam Tariq.