Berlino, 25 novembre 2010 - Orrore in Germania per il serial killer che ha massacrato una quattordicenne e un tredicenne e ha confessato i suoi crimini su Facebook. Poche ore dopo aver strangolato e bestialmente accoltellato Nina a Bodenfelde, in Bassa Sassonia, il ventiseienne disoccupato Jan O. aveva scritto sul profilo nel social network: "Ieri ho macellato una ragazzina, una al giorno fino a quando mi prendono". Tre giorni dopo il giovane ha ammazzato anche Tobias, il cui corpo è stato trovato orrendamente sfigurato, come quello di Nina, domenica scorsa in un boschetto.

La storia è stata rivelata dall’Hannoversche Allgemeine Zeitung. Gli inquirenti sono convinti che se non l’avessero subito arrestato, il presunto serial killer avrebbe continuato ad ammazzare, poichè nella community "Netlog" aveva cercato di contattare ragazzine di età compresa tra 10 e 16 anni.

La polizia ritiene che "Jan il macellaio", come è già stato ribattezzato dalla stampa popolare, abbia ucciso per puro piacere. Il ragazzo, che era pregiudicato, tossicodipendente ed alcolista, ha nel frattempo quasi demolito l’arredamento della cella del carcere in cui è rinchiuso.

Il difensore del presunto killer, Markus Fischer, ha preannunciato che il suo assistito "probabilmente venerdì prossimo confesserà, poichè intende scaricarsi la coscienza". Ad essere intimamente convinto della colpevolezza di Jan O. è anche il padre, che ammette di non essere riuscito a venire a capo dell’educazione del figlio fin da quando era bambino.

Quando era in seconda elementare, il ragazzino ha cominciato a picchiare gli altri bambini, prima di passare da adolescente ad un consumo smodato di alcol. Quando il padre gli suggerì di sottoporsi ad una terapia disintossicante, Jan lo minacciò di "bruciargli la casa". Il padre ha aggiunto di non avere più alcun contatti da cinque anni con il figlio.