Roma, 4 dicemrbe 2010 - Canzoni, parodie, e statuette natalizie: spuntano come funghi le iniziative di sostegno a Julian Assange e WikiLeaks. Tanto da configurarsi come un vero e proprio 'fenomeno'.

Dan Bull, rapper britannico, ha dedicato al sito una canzone hip hop, "WikiLeaks and the Need for Free Speech"."Viviamo in un'era di informazioni in tempo reale, perciò non è strano che le cose ci siano tenute nascoste. Si è detto che la prima vittima della guerra è la verità, e sono d'accordo", recita tra l'altro il brano.
 

Ma non è l'unico pezzo ispirato a WikiLeaks. Su Youtube c'è anche "The Wiki Licks song", una parodia con i leader mondiali rappresentati come marionette. E ancora "Free Bradley Manning", di James Cerveny, dedicata al soldato in carcere a Quantico in Virginia, accusato di aver dato a Wikilieaks il video dell'elicottero Usa che spara sui civili uccidendo, tra gli altri, un giornalista Reuters.

Ma anche in Italia Julian Assange ha fatto 'irruzione'. La statuetta del fondatore di WikiLeaks apparirà infatti nel presepe del Natale 2010 creato dal maestro pastoraio di San Gregorio Armeno Genny Di Virgilio. Qui Assange indossa un abito color grigio e una camicia celestina. Sorriso beffardo, tra le mani ha un cartello di colore nero con la scritta Wikileaks.

"Mi è sembrato giusto inserire nel mio presepe Julian Assange - ha detto il maestro Di Virgilio -, il personaggio degli ultimi giorni che sta facendo rumore in tutto il mondo". Al momento i pezzi più venduti sono quelli di Maradona in occasione del suo 50esimo compleanno e Berlusconi bunga-bunga. Chissà che Assange non scali la classifica dei più richiesti entro la fine dell'anno.