Londra, 5 dicembre 2010 - Una spia della Russia 'infiltrata' nella camera dei Comuni al Parlamento di Londra. È questo il sospetto nei confronti di Katia Zatuliveter, 25 anni, assistente del parlamentare liberaldemocratico Mike Hancock. La giovane donna, secondo i servizi interni, l’MI5, starebbe lavorando segretamente per la Russia, almeno così scrive il Sunday Times.

Zatuliveter aveva ottenuto il tesserino per i Comuni dopo aver passato un attento ‘screening’, ma, secondo gli 007 britannici, sarebbe stata infiltrata da Mosca come agente ‘in sonno' dei servizi per l’estero Svr. Il suo obiettivo sarebbe proprio Hancock, 64 anni, che ha un particolare interesse per la Russia.

La scorsa settimana, riferisce il giornale, è stata arrestata dalla polizia di frontiera e sarebbe in attesa di essere espulsa e rispedita in Russia. Se tutto sarà confermato, sarebbe il primo caso di una spia russa scoperta nel Parlamento britannico dalla fine della Guerra Fredda.

Il giornale britannico riporta ancora che la donna, di ritorno in agosto da Mosca, era stata già fermata all’aeroporto londinese di Gatwick, per esser sottoposta a una serie di domande sul suo lavoro per Hancock prima di esser lasciata andare. La stessa Zatuliver ha ammesso di esser stata interrogata dall’MI5. La donna ha studiato per un master nel Regno Unito e ha lavorato per lo UK Defence Forum (un think tank specializzato sulla difesa), per il quale ha scritto un articolo in difesa dell’intervento russo in Georgia nell’estate del 2008.

Indignato per tutta questa vicenda lo stesso Hancock che prende le difese della sua assistente. "Nessuno mi ha fatto vedere della prove che mostrino la sua pericolosità per il Regno Unito, ha dichiarato il deputato Liberaldemocratico che è anche membro della commissione Difesa del Parlamento britannico.

"Le hanno chiesto di fare i bagagli - ha detto alla BBC Hancock - e tenersi pronta. Poi l’hanno trasferita in un centro di detenzione a Londra, dove sta mettendo insieme gli elementi per l’appello". "Su che cosa avrebbe mai potuto spiare? - ha dichiarato poi Hancock - Non c’era niente di ‘sensibile’ nel lavoro che svolgeva per me".

Il deputato libdem, però, ha riconosciuto di aver presentato più domande al Parlamento in materia di difesa di ogni altro membro e di aver richiesto la posizione dei sottomarini nucleari in pattugliamento costante intorno alle coste della Gran Bretagna. Niente di "top-secret" ha sottolineato Hancock.

Oleg Gordievsky, un ex agente del Kgb fuggito in Gran Bretagna nel 1985, ha avvertito che il Regno Unito spende troppo poco per difendersi dallo spionaggio russo. "Ci sono al momento decine di agenti russi - ha dichiarato - che vivono o lavorano in Gran Bretagna. Hanno persone al Parlamento o in importanti società, prendono di mira parlamentari, in particolare quelli in posizioni delicate".

Secondo gli stessi 007 britannici, sarebbero tra i 30 e i 35 gli agenti segreti informali russi che agiscono sotto la protezione diplomatica dell’ambasciata russa a Mosca. La vicenda si inserisce in un contesto di tensioni crescenti tra Regno Unito e Russia proprio per il livello sempre più elevato dell’attività di spionaggio di Mosca, e dopo l’avvelenamento a Londra, quattro anni fa, di Alexander Litvinenko, un’ex spia russa dissociatasi dal suo servizio.