Bruxelles, 8 dicembre 2010 - Protesta congiunta di Italia e Spagna contro l’esclusione delle rispettive lingue dalla riforma del brevetto Ue. In una lettera indirizzata ai vertici comunitari, Berlusconi e Zapatero dicono "no alla cooperazione rafforzata", lo strumento previsto dal Trattato Ue per aggirare l’ostacolo della mancanza di unanimità sull’approvazione di un provvedimento.

La protesta di Roma e Madrid nasce dalla decisione di riformare la normativa comunitaria sui brevetti utilizzando esclusivamente l’inglese, il francese e il tedesco.

"La Spagna e l’Italia - si legge nella lettera firmata da Josè Luis Zapatero e da Silvio Berlusconi e indirizzata ai presidenti Ue Josè Manuel Barroso (Commissione), Herman Van Rompuy (Consiglio) e Yves Leterme (Premier del Belgio, presidente di turno) - considerano necessario continuare gli sforzi negoziali sul regime linguistico del brevetto Ue, e si impegnano a valutare - con flessibilità e in uno spirito costruttivo - nuove soluzioni a favore dell’intera Unione europea e che siano accettabili da tutti gli Stati membri".