Herat, 24 dicembre 2010 - "Non staremo a vita in Afghanistan perché se lo facessimo sarebbe il fallimento della missione": lo ha affermato il presidente del Senato, Renato Schifani, parlando davanti alle truppe italiane a Herat. Schifani è giunto infatti questa mattina a Herat per incontrate i militari del contingente italiano in Afghanistan, a cui porta gli auguri per le festività natalizie.

Dopo un briefing con i vertici militari e un discorso davanti alle truppe italiane, Schifani  pranzerà con loro. Nella regione di Herat opera attualmente la Brigata alpina Julia, guidata dal generale Marcello Bellacicco. "L'obiettivo - ha detto la seconda carica dello Stato - è rendere il Paese autonomo, indipendente e democratico, questa è la nostra priorità".

Schifani ricorda che quella di oggi è la sua terza visita in Afghanistan. ''Non è un caso. Voi state compiendo qui ed oggi una operazione senza precedenti. Avete pagato in termini di vite umane un prezzo altissimo, e il Paese non dimenticherà mai il dolore di chi è caduto lontano dall'Italia per tutelare la sicurezza internazionale e la democrazia non solo in Afghanistan ma anche a casa nostra''. "Voi qui e in altri luoghi del mondo siete il fiore all'occhiello del nostro Paese", ha affermato Schifani, "trascorro la vigilia con voi che siete la grande famiglia italiana che onora tutto il Paese".

"A Roma", ha ricordato la seconda carica dello Stato, "la situazione politica è delicata ma posso assicurarvi che nessuna forza politica si è mai differenziata nel sostenervi con passione in tutte le sedi".