Brasilia, 10 gennaio 2011 - Il senatore Eduardo Suplicy, del Partito dei lavoratori (Pt), ha fatto visita in carcere a Cesare Battisti. Il parlamentare ha riferito che l'ex terrorista dei Pac "è fiducioso ma in preda all’ansia" e si è mostrato "indignato" per il fatto che non gli sia stata ancora concessa la libertà anche dopo la decisione dell’ormai ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva di respingere la richiesta di estradizione presentata dall’Italia.

"Battisti - ha fatto sapere il senatore - mi ha ribadito che un giudice italiano non gli ha chiesto se lui ha ucciso qualcuna delle quattro persone per cui è accusato di omicidio" e quindi "si ritiene una persona condannata senza diritto alla difesa".

SCONTRO TRA IL COLLE E IL GIORNALE - Intanto sul caso Battisti scoppia un'altra polemica, anche se non sono direttamente collegata alla sua mancata estradizione da parte del Brasile. Lo scontro, questa volta, è tutto italiano e vede contrapposti 'Il Giornale' e il Quirinale.

Il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti, infatti, ha pubblicato un'intervista al nipote del brigadiere Giuseppe Ciotta, ucciso nel '77 a Torino da terroristi di Prima Linea, dal titolo :' 'Noi vittime delle Br snobbate da Napolitano'.

Il nipote, Potito Perruggini, lamenta una presunta ''distrazione'' dei vertici istituzionali nei confronti dei familiari delle vittime del terrorismo. E nomina il Capo dello Stato, osservando: ''Napolitano ha ragione sull'incapacità delle istituzioni di trasmettere un messaggio culturalmente forte su ciò che sono stati gli anni '70 in Italia. Ma se poi fa dichiarazioni ambigue sull'impegno del governo per ottenere l'estradizione di Battisti, non lo condivido''.

E questo, continua il nipote del brigadiere ucciso, ''non solo perché l'esecutivo si sta impegnando con il massimo delle energie. Ma per un paio di episodi spiacevoli che riguardano familiari delle vittime e che hanno avuto il Quirinale come protagonista''.

Indignata la replica del Quirinale. "Non si giustifica in alcun modo - si legge in una nota - il tono aggressivo e di scandalo che 'Il Giornale' ha inteso far suo, né si comprende in che cosa sarebbe consistita l’ "ambiguità" attribuita alle dichiarazioni del Capo dello Stato su "l’impegno del governo" volto ad ottenere l’estradizione di Battisti, per cui egli si è personalmente - com'è noto e documentato - pronunciato e adoperato con la massima fermezza".

E se Sallustri cade dalle nuvole, dicendo che "il Colle ha sbagliato destinatario forse'', in sostegno del Capo dello Stato interviene il presidente dell’associazione delle vittime della strage di Bologna, Paolo Bolognesi. Chi ha tenuto un atteggiamento ambiguo "non è certo il presidente Napolitano ma il governo, che si è mosso tardivamente", dice. E aggiunge: "Ora si sta facendo sentire e questo è sicuramente importante - aggiunge Bolognesi - ma prima il passo con cui si e’ mosso e’ stato lento. Non c'è stato un intervento significativo".

Insomma un nuovo caso, che scoppia proprio nel giorno in cui il Parlamento italiano discute del possibile rinvio della ratifica di un accordo sulla Difesa tra l'Italia e il Brasile.