Teheran, 1 febbraio 2011 - La crisi nei Paesi mediorientali, secondo il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Ramin Mehman-Parast, col rovesciamento dei regimi attualmente al potere, come sta accadendo in Egitto, porterebbe a un miglioramento dei loro rapporti con l’Iran e alla creazione di ‘’un Medio Oriente islamico e potente capace di opporsi a Israele’’.

‘’I grandi movimenti di popolo ai quali assistiamo in questi giorni in Medio Oriente e nel Nord Africa - ha affermato Mehman-Parast durante la sua conferenza stampa settimanale - mirano a mettere fine alla dipendenza dalle grandi potenze. Si tratta di un risveglio islamico e come andra’ a finire dipendera’ dalla situazione nella regione e dai popoli’’.

Teheran ha rotto le relazioni diplomatiche con Il Cairo oltre 30 anni fa, dopo la rivoluzione islamica iraniana, per protesta contro i trattati di pace di Camp David firmati dal presidente egiziano Anwar Sadat con Israele.

Ieri il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha detto di temere che in Egitto possa emergere un regime islamico radicale come in Iran.