Brasilia, 4 febbraio 2011  - Una lettera di Cesare Battisti in cui l’ex terrorista si dichiara innocente in merito ai crimini per cui fu condannato in Italia ha causato il primo scontro nel Senato brasiliano, che si è insediato martedì. La lettera è stata letta dal senatore Eduardo Suplicy, che ha reso visita a Battisti nel carcere Papuda di Brasilia e che difende l’innocenza dell’ex militante del Pac, al contrario di quanto invece sostiene l’opposizione, favorevole all’estradizione in Italia.

Nella lettera Battisti ammette di aver fatto parte dei Proletari armati per il comunismo ma sostiene che le sue azioni non hanno mai causato morti o feriti. Fino a questo momento nessuna autorità giudiziaria mi ha mai chiesto se ho commessi assassinii, continua battisti.

Proprio giovedì il governo italiano ha ripreso la battaglia giuridica per ottenere l’estradizione di Battisti.
L’avvocato Nabor Bulhoes, che difende gli interessi di Roma, ha depositato al Supremo Tribunale Federale (Stf) due ricorsi: un’impugnazione e un reclamo, rivolti entrambi contro la decisione dell’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva di non concedere l’estradizione in Italia dell’ex terrorista rosso.