Roma, 5 febbraio 2011 - In Sudafrica è caccia alla pistola appartenuta a Nelson Mandela durante gli anni della sua clandestinità nella lotta all’apartheid, sepolta sotto la casa della pop star sudafricana JMaxx.
Valutata 22 milioni di rand (oltre due milioni di euro), la Makarov venne consegnata a Mandela nel 1962 da un colonnello etiope, mentre si trovava in Etiopia per l’addestramento militare. La pistola di fabbricazione bulgara sarebbe la prima arma appartenuta al braccio armato dell’African National Congress (Anc), ‘Umkhonto weSizwe’.

 Rientrato in Sudafrica, poche settimane prima di essere arrestato e di essere condannato a trascorrere 27 anni in carcere, Mandela seppellì l’arma nel terreno della fattoria di Liliesleaf, a nord di Johannesburg, allora usata dai militanti dell’Anc.
Mandela tornò nella fattoria nel 2003 e indicò a un amico, Nicholas Wolpe, il punto esatto dove aveva nascosto l’arma. Secondo Wolpe, oggi amministratore delegato del Liliesleaf Trust, la pistola si troverebbe sotto una casa costruita accanto alla fattoria, abitata dalla popstar JMaxx.

Stando a quanto riferito dai media sudafricani, le ricerche hanno già portato alla demolizione di una casa, agli scavi in due terreni e all’acquisto in una proprietà. La pistola ha “un forte valore personale” per Mandela, ha dichiarato Wolpe, sottolineando come il suo ritrovamento sia diventato ora una sua missione personale.