IL CAIRO, 13 febbraio 2011 -  Otto reperti di valore inestimabile, tra cui una statua di Tutankhamon, sono stati rubati al Museo egizio del Cairo. Lo ha annunciato il direttore delle Antichità ZaHi Hawass, dopo il completamento dell’inventario dei danni subiti dal museo nell’assalto del 2 febbraio.

Intanto, nel secondo giorno dell’era post-Mubarak in Egitto, Piazza Tahrir al Cairo, teatro principale della rivolta popolare degli egiziani contro il presidente, torna verso la normalità: stamane le auto hanno ripreso a circolare, anche se alcune centinaia di persone restano ancora riunite al riparo di alcune decine di tendoni. Militari e civili continuano anche le operazioni di pulizia della vasta area, cominciate già ieri con la rimozione di tonnellate di spazzatura.

 L’attuale governo egiziano, incaricato di gestire gli affari correnti, terrà oggi la sua prima riunione dalle dimissioni del presidente Hosni Mubarak: “Il consiglio dei ministri si terrà domani (oggi, ndr)sotto la presidenza del Primo ministro Ahmed Shafiq per discutere di diverse questioni importanti legate agli affari del Paese”, ha spiegato Mena. Secondo l’agenzia, la decisione è stata presa dopo il comunicato del Consiglio supremo delle forze armante che ha annunciato che il governo, nominato da Mubarak alcuni giorni prima delle sue dimissioni, restava in carica per assumere la gestione degli affari correnti “fino alla formazione di un nuovo esecutivo”, scrive l’agenzia stampa Mena.

Il consiglio dei ministri discuterà delle misure per garantire i prodotti alimentari di base ai cittadini, la sicurezza e la stabilità”, ha precisato Mena. L’esercito egiziano, incaricato di guidare il Paese dalle dimissioni di Mubarak, ha promesso una “transizione pacifica” verso “un potere civile eletto” e ha assicurato che l’Egitto rispetterà i trattati “regionali e internazionali” che ha firmato.