Roma, 21 febbraio 2011 - Si allarga a macchia d'olio la protesta nata in Tunisia e proseguita in Egitto, interessando anche altri paesi del Nord Africa e del Medio Oriente. In Yemen, secondo la tv Al Arabiya, migliaia di persone sono di nuovo scese in piazza oggi nella capitale Sanaa per chiedere la caduta del regime.

Fonti ospedaliere, poi, riferiscono di un manifestante ucciso da colpi di arma da fuoco esplosi dalle forze di sicurezza ad Aden. Il decesso porta a 12 il numero di dimostranti morti dal 16 febbraio, da quando sono iniziati gli scontri nella città che si trova nel sud del paese.

Secondo quanto riferito da testimoni, membri delle forze di sicurezza a bordo di due veicoli hanno aperto il fuoco nel quartiere di Khor Maksar, in una zona dove i dimostranti avevano dato fuoco a dei pneumatici per interrompere la circolazione. Cinque i feriti, tra cui una persona poi deceduta in ospedale.

Intanto il presidente yemenita Abdullah Saleh ha respinto la richiesta delle opposizioni di dimettersi immediatamente, dicendosi però pronto a farlo in caso di sconfitta elettorale. "Vogliono che lasci, ma lo farò solo attraverso le urne", ha affermato Saleh nel corso di una conferenza stampa a Sanaa.