Roma, 26 febbraio 2011 - Un militare italiano è rimasto ferito in Afghanistan dopo l’esplosione di un ordigno. Lo ha reso noto il ministro della Difesa Ignazio La Russa durante il saluto ai militari della Brigata Folgore in procinto di partire proprio per il Paese asiatico.

Il soldato si trovava a bordo di un ‘Lince’ investito dall’esplosione, nella zona di Shindand: è stato sbalzato ha riportato una ferita non grave a una gamba, mentre il blindato ha riportato "danni materiali sostanziali".

Secondo il nostro contingente ad Herat, però, si è trattato di "un attacco complesso". Dopo la deflagrazione, avvenuta intorno alla mezzanotte, sono stati esplosi colpi d'arma da fuoco. La reazione dei militari ha avuto l’effetto di mettere in fuga gli assalitori che avevano sparato contro la pattuglia.

In seguito all’attentato, un primo intervento è stato effettuato da una pattuglia presente nei pressi. Successivamente la ‘quick reaction forcè partita dalla base avanzata 'Shaft', sede del comando e un team specializzato hanno recuperato l’equipaggio ed il blindato Lince coinvolto. Le operazioni di recupero hanno visto la partecipazione anche di una ‘quick reaction air’ statunitense e di un aereo senza pilota Uav.

La pattuglia coinvolta ha preso parte alle attività previste dall'operazione ‘Bear 5’, che il quinto reggimento alpini e le forze di sicurezza afghane stanno svolgendo da alcuni giorni nell’area di Shindand.

Operazione che, rileva il portavoce del contingente italiano, il maggiore Igor Piani, già ieri aveva raggiunto un notevole risultato con l’arresto del Mullah Basir un ‘insurgent’ locale responsabile, in passato, di azioni terroristiche e più volte sfuggito alla cattura.

Richiesta dall’autorità politica di Shindand, l’operazione ha portato all’arresto di altri otto sospettati ed al sequestro di diverse armi e munizioni. Nel solo mese di febbraio sono state arrestate nell’area di Shindand circa 20 persone.