Tokyo, 11 marzo 2011 - L'ambasciata d'Italia a Tokyo e' riuscita a contattare 10 dei 28 connazionali residenti nelle aree maggiormente colpite dal terremoto e dalla serie di tsunami che si è abbattuta sul Giappone del nord-est. Tutti quanti, in base a quanto riferito, stanno bene. Le autorità giapponesi hanno riferito all'Ambasciata d'Italia a Tokyo che al momento non vi sono vittime italiane.
 

Nella prefettura di Miyagi, in particolare, sono stati rintracciati 2 nuclei familiari (su 7 presenti), per un totale di 6 persone. A Fukushima, invece, sono stati allacciati contatti con 3 nuclei familiari (su 4 presenti) per complessive 4 persone. Ancora nessuna notizia dalle prefetture di Aomori e Iwate, mentre da Sendai, la città pesantemente colpita dallo tsunami, la polizia locale ha fatto sapere che non risultano al momento cittadini stranieri tra le vittime. L’ambasciatore ha spiegato che dopo i tentativi falliti di contattarli via telefono - le linee sono tutte saltate - "si sta tentando con le email".

Presso l’ambasciata è stata istituita una unità di crisi con un numero telefonico per le emergenze operativo 24 ore su 24 (+81 (0)3 3453 0587) per le emergenze. "I connazionali nelle irreperibili nelle quattro prefetture sono impegnati, a vario titolo, dalla ristorazione alle attività commerciali", ha aggiunto Petrone. Al momento comunque, informa la Farensina, non ci sono vittime italiane. Il ministro Frattini segue da vicino l’evolversi della situazione e si mantiene in continuo contatto con l’Ambasciatore Petrone.

LA TESTIMONIANZA -  Un’esperienza agghiacciante: "la peggiore da quando vivo in Giappone". Carla Formisano, una docente che vive a Tokyo, ha così descritto il terribile terremoto. "In 16 anni che vivo qui, non avevo vissuto mai un terremoto del genere", racconta Formisano. "Stavo lavorando a scuola, un vecchio palazzo degli anni ‘70. Abbiamo dovuto interrompere le lezioni e ci siamo mossi verso casa".

Il sisma ha bloccato i trasporti anche nell’efficiente capitale giapponese, in cui raramente anche terremoti di forte intensità creano "Nei trasporti - continua - c’è il caos: le principali linee della metropolitana sono chiuse e riapriranno domani, taxi bloccati. Ci ho messo due ore per tornare a casa". Anche le principali linee dello Shinkansen - in particolare la Tokaido (che va da Tokyo verso nord sulla dorsale pacifica dell’isola di Honshu) - è ferma. Formisano ha rilevato anche "difficoltà enormi nei collegamenti telefonici: cerco di contattare amici, ma i telefoni non funzionano". E, quel che è peggio, "le scosse di terremoto continuano".

LA SOLIDARIETA' DELL'ITALIA - Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato all’Imperatore del Giappone, S.M. Akihito, il seguente messaggio: "La notizia delle gravissime conseguenze del sisma che ha colpito il nord-est del Giappone, provocando vittime e grandi distruzioni materiali, mi ha profondamente addolorato. In questo momento così drammatico l’Italia, unita al Suo Paese da saldi vincoli di profonda amicizia, si stringe al popolo giapponese. Con questi sentimenti, desidero trasmetterLe a nome mio personale e di tutto il popolo italiano il più sentito cordoglio e le espressioni di umana solidarietà per le vittime".

L’Italia è pronta a fornire al Giappone, colpito da un devastante terremoto, ogni aiuto possibile. Lo ha assicurato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in una dichiarazione diffusa a Bruxelles. "Siamo rimasti profondamente emozionati nel vedere le immagini del terremoto e del successivo tsunami in Giappone - ha detto il premier - siamo vicini al popolo giapponese in questa tragica circostanza e pronti a dare tutta l’assistenza e l’aiuto possibile al governo di Tokyo".

Anche l’Unione europea è pronta ad aiutare il Giappone "con ogni mezzo a sua disposizione in caso di bisogno". È quanto si legge in un messaggio del presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy divulgato a Bruxelles dove è in corso il vertice straordinario dei capi di stato sulla Libia. "Siamo profondamente preoccupati - si legge nella nota - alla notizia dello tsunami che ha devastato il Paese causando danni materiali a persone e a cose".