Washington, 11 marzo 2011 - Deve dormire nudo, è controllato a vista 24 ore su 24 e vive dal luglio scorso in isolamento nel penitenziario americano di Quantico: è la denuncia di Bradley Manning, il soldato americano accusato di essere la ‘talpa' di Wikileaks.

In un testo di undici pagine, Manning ha spiegato che i funzionari del carcere militare hanno abusato del loro potere discrezionale nel classificarlo come un detenuto a rischio di autolesionismo, motivo per il quale si trova tuttora in stato di "massima custodia". La sua scheda carceraria, ha raccontato, dimostra che è un prigioniero modello e gli psichiatri del penitenziario avrebbero ripetutamente raccomandato di rimuoverlo dall’isolamento.

"Nella situazione di restrizione in cui mi trovo, oltre a essere spogliato di notte, sono essenzialmente in un confino solitario", si legge nel testo, "per 23 ore al giorno, sono solo nella mia cella, le guardie mi controllano ogni cinque minuti chiedendomi se vada tutto bene e devo sempre rispondere in modo affermativo". "Di notte, invece, se le guardie non riescono a vedermi, poichè ho la coperta sulla testa o sono rannicchiato verso il muro, mi fanno alzare per essere certi che io stia bene", ha raccontato ancora il soldato.

Manning, sospettato di aver passato al sito di Julian Assange centinaia di migliaia di cablogrammi riservati della diplomazia americana, ha spiegato che in cella con sè può avere soltanto un libro o una rivista che deve restituire alla fine della giornata. Inoltre, non gli è consentito fare esercizi fisici: "Se ci provo, vengo fermato dalle guardie, solo per un’ora al giorno posso uscire dalla cella e allenarmi, ma ciò consiste solo in una passeggiata in una stanza vuota".