Pechino, 31 marzo 2011 - Mentre dalle turbine della centrale di Fukushima si leva ancora un minaccioso fumo radioattivo, un altro allarme viene dalla Cina, dove quasi tutto il territorio registra livelli di radioattività "estremamente bassi", che non comportano rischi per la salute pubblica, legati ai danni provocati alla centrale nucleare di Fukushima dal terremoto dell’11 marzo scorso in Giappone. Lo ha annunciato oggi il governo cinese, precisando che un certo tasso di radioattività è stato individuato in tutte le province del nord, dell’est e del sud della Cina.

Tracce di iodio 131, cesio 137 e 134 provenienti dalla centrale nucleare di Fukushima sono state rilevate nell’atmosfera di numerose province cinesi, tra cui Pechino, ha fatto sapere il ministero cinese dell’Ambiente. “Non si avranno effetti sulla salute pubblica e non sarà necessaria alcuna misura preventiva”, ha assicurato il ministero.

CARNE RADIOATTIVA - Livelli "abnormi" di Cesio sono stati rilevati nella carne di manzo proveniente dall’area di Fukushima. Lo ha reso noto la Tepco, il gestore dell’impianto nucleare, sugli ultimi aggiornamenti del rischio radioattività, secondo quanto riporta la Kyodo.

IL TUNNEL - La radiazione individuata in un tunnel sotterrano all’esterno dell’edificio che ospita la turbina del reattore numero 2, nell’impianto atomico di Fukushima, è 10mila volte superiore ai limiti normali registrati nei reattori. Lo ha riferito la Tepco. La società ha anche trovato radizioni nell’acqua sotterranea vicino all’edificio del reattore numero 1, sempre dell’impianto di Fukushima Daiichi.

ALLARME MARE -  Un tasso di iodio radioattivo 4.385 volte superiore al limite legale è stato registrato in mare, a 300 metri a sud dalla centrale nucleare di Fukushima, gravemente danneggiata dal sisma dell’11 marzo e dal successivo tsunami. Lo ha reso noto la Tepco, la società che gestisce la centrale.
Il tasso di iodio radioattivo registrato negli ultimi giorni è notevolmente aumentato: era 1.250 volte superiore alla norma nella giornata di sabato, 1.850 volte superiore domenica, e 3.355 volte più alto del limite consentito appena ieri mattina.

Secondo quanto spiegato dalla Tepco e dall’Agenzia per la sicurezza nucleare del Giappone, questo tasso di iodio radioattivo si ‘diluisce’ in mare e non comporta rischi importanti per animali e alghe marine. Secondo altri specialisti, però, potrebbero esserci effetti superiori a quelli ufficialmente annunciati.

Ma nonostante ciò il governo giapponese non ha piani immediati per ampliare l’area di evacuazione intorno alla centrale di Fukushima, dopo che l’Aiea ha registrato livelli di radiazioni oltre i limiti a Iitate, a 40 km dall’impianto nucleare. Lo ha detto il capo di gabinetto, Yukio Edano. L’Agenzia atomica internazionale, che fa capo all’Onu, ha invitato le autorità ad affrontare la questione. Edano, da parte sua, ha spiegato in conferenza stampa che il governo "rafforzera’ i controlli sulle radiazioni al suolo".

Anche l’Agenzia nipponica per la sicurezza nucleare ha detto oggi che il governo giapponese deve considerare la possibilita’ di ampliare la zona di evacuazione intorno all’impianto pesantemente danneggiato dal sisma/tsunami dell’11 marzo.

GLI ESPERTI USA - L'esercito americano si appresta ad inviare in Giappone un team di 140 esperti in materia di controlli sulle radiazioni con l’incarico di assistere le forse sul campo nella gestione della crisi nucleare giapponese. Lo riferisce l’agenzia di stampa giapponese Kyodo News citando il capo delle forze di difesa nipponiche, generale Ryoichi Oriki. I militari americani saranno in Giappone “presto”, e’ stato precisato.

SCOSSA AL LARGO DI MIYAGI - Una forte scossa di terremoto, di magnitudo preliminare 6 della scala Richter, è stata registrata al largo della prefettura di Miyagi, nel nordest del Giappone, alle ore 16.15 locali. Lo ha annunciato l’agenzia meteo nipponica che non ha rilevato rischi di tsunami.

FRANCIA CONVOCA VERTICE SUL NUCLEARE - La Francia convocherà una riunione del G20 sul nucleare per discutere nuovi standard di sicurezza per le centrali. Lo ha annunciato da Tokyo il presidente Nicolas Sarkozy, che detiene la presidenza del G20, nel corso della prima visita di un leader straniero in Giappone dopo il terremoto dell’11 marzo e il gravissimo incidente nucleare a Fukushima.