Tokyo, 19 aprile 2011 - Non discriminate gli sfollati di Fukushima: e’ questo l’appello che il governo giapponese ha lanciato alle autorita’ locali, agli enti pubblici, alle imprese private e agli stessi comuni cittadini dopo una serie di sgradevoli episodi di cui sono state vittime le persone evacuate per l’emergenza nucleare.

“Non posso sottolineare a sufficienza quanto deprecabile sia il fatto che gente senza cuore si sia comportata in una maniera simile”, ha denunciato Koichiro Genba, sottosegretario con delega alla Politica Nazionale, reagendo alla notizia che in alcuni centri di ricovero agli sfollati sono stati chiesti certificati medici che attestassero che non erano state contaminate. In altri casi i malcapitati sono stati respinti dagli alberghi in cui intendevano sistemarsi o addirittura i loro bambini sono stati vittime di prepotenze e prese in giro, specialmente a scuola.

“Voglio che le aziende, gli uffici statali e quelli amministrativi impartiscano direttive per impedire che avvengano episodi del genere”, ha aggiunto. Gli ha fatto eco Yukio Edano, ministro portavoce dell’esecutivo di Tokyo: “E’ un dato di fatto oggettivo, la radioattivita’ non e’ nulla di contagioso, come invece lo sono le malattie infettive. Ovviamente”, ha sottolineato, “si tratta di comportamenti esagerati”.

L’ultimo caso noto di discriminazione e’ stato segnalato a Tsukuba, nell’adiacente prefettura di Ibaraki, dove il municipio ha chiesto a chiunque provenisse dalle zone a rischio di sottoporsi a test anti-radiazioni e di esibire attestati sanitari per l’ammissione nei rifugi. “E’ una misura adottata nell’interesse degli stessi evacuati”, hanno tentato di giustificarsi fonti comunali, “perche’ debbono sapere se sono stati contaminati dalla radioattivita’ o meno”.

IL GOVERNO AMMETTE: FUSIONE BARRE URANIO IN REATTORI 1 E 3 - L’Agenzia per la Sicurezza nucleare del Giappone ha confermato oggi che le barre di combustibile dei reattori 1 e 3 della centrale nucleare di Fukushima I si sono parzialmente fuse. La Nisa ha detto anche di aver rilevato del tecnecio 99 nel reattore 2, un elemento radioattivo che si libera solo con la fusione del combustibile nucleare, e che lascia temere quindi che anche questo reattore sia stato parzialmente danneggiato dallo tsunami dell’11 marzo.

Questi dati emergono all’indomani della prima ricognizione all’interno dei reattori da parte di due robot inviati dagli Stati Uniti per misurare la radioattività degli ambienti e decidere un eventuale accesso dei tecnici per la riparazione dei circuiti di raffreddamento. I dati provenienti da entrambi i reattori - scrive El Pais - confermano un “ambiente pericoloso”, tale da escludere l’attività di esseri umani.

INIZIATE OPERAZIONE DI POMPAGGIO ACQUA RADIOATTIVA - Gli operai delle squadre che stanno affrontando l’emergenza nucleare nella centrale di Fuskushima hanno iniziato il trasferimento dell’acqua altamente radioattiva dai reattori in un deposito. La Tepco, la compagnia elettrica che gestisce la centrate di Daiichi fortemente danneggiata dal terremoto e dallo tsunami dell’11 marzo, ha varato un piano per il trasferimanto di 10mila delle 25mila tonnellate di acqua radiattiva che si e’ accumulata nel reattore numero 2. Nel deposito, che si trova sempre nell’impianto di Fukushima, verranno trasferite 480 tonnellate di acqua al giorno in un’operazione che dovrebbe durare 26 giorni.

La Tepco deve provvedere a raccogliere 42mila tonnellate di acqua contenuta nei reattori uno e 3, con livelli di radiottivita’ inferitori a quella del reattore 2, e sta preparando una struttura galleggiante con una capacita’ di 10mila tonnellate per raccogliere parte di questa.

LO TSUNAMI HA COPERTO UNA ZONA GRANDE COME TOKYO - Il gigantesco tsunami seguito al sisma di magnitudo 9.0 dell’11 marzo ha sommerso un’area del Giappone estesa quasi quanto Tokyo, interessando una superficie di circa 561 chilometri quadrati.

E’ la stima fornita oggi dall’Autorita’ per l’informazione geospaziale (Gsi), che opera sotto il ministero dei Trasporti e del Territorio nipponico, secondo cui l’acqua dello tsunami e’ penetrata nell’entroterra in sei prefetture del Giappone nordest.

L’area complessiva temporaneamente sommersa, in base ai calcoli dell’istituto, equivale al 90% della superficie occupata dai 23 distretti principali che costituiscono il cuore di Tokyo.

I dati sono stati ottenuti con l’analisi delle fotografie aeree e delle immagini satellitari delle aree colpite, che vanno dalla costa del Pacifico della prefettura settentrionale di Aomori a quella orientale di Chiba, confinante con Tokyo.

Le prefetture che hanno subito i maggiori danni dall’acqua sono state, in ordine di superficie allagata, delle di Miyagi (327 km/q), Fukushima (112 km/q) e Iwate (58 km/q).