New York, 4 maggio 2011 - Non verranno rese pubbliche le foto di Osama bin Laden ucciso. Lo ha detto il presidente statunitense Barack Obama alla Cbs, ponendo così fine a una lunga diatriba che teneva banco dal giorno del raid in Pakistan da parte di una squadra speciale della Marina americana.

I vertici Usa erano infatti divisi sulla diffusione delle immagini del capo di Al Qaeda morto. Il capo della Cia, Leon Panetta, aveva dichiarato che sarebbero state pubblicate, mentre avevano espresso parere contrario sia il segretario di Stato Hillary Clinton sia il segretario alla Difesa Robert Gates.

La decisione di Barack Obama di non pubblicare le foto è stata presa per motivi di sicurezza nazionale. Gli Stati Uniti sono "certi che Osama bin Laden sia morto" per questo, la diffusione delle immagini del suo corpo privo di vita "non fa quindi alcuna differenza". La circolazione delle immagini avrebbe potuto essere considerata da alcuni come "un incitamento alla violenza", ha detto Obama nell’intervista con la CBS, il cui trascritto è stato letto dal portavoce della Casa Bianca, Jay Carney in un briefing alla Casa Bianca.

"Ne abbiamo discusso all’interno dell’Amministrazione, eravamo assolutamente certi, senza alcun dubbio di aver ucciso bin Laden, a quel punto era importante assicurarsi che immagini molto crude non circolassero e costituissero un incitamento alla violenza", ha detto il presidente Usa.

"Il fatto che lui abbia meritato la giustizia che ha avuto, non significa che noi abbiamo bisogno di diffondere le immagini", ha aggiunto ribadendo che "il suo corpo non è un trofeo". "Ci saranno persone che continueranno a negare la sua uccisione, ma non ci saranno più azioni di bin Laden", ha concluso Obama.

LE FOTO DEI GUARDASPALLE - Se, comunque, le foto di bin Laden non verranno pubblicate, l’agenzia Reuters ha ottenuto quelle altrettanto terribili dei resti dei guardaspalle del fondatore di al Qaeda. Le immagini sono state scattate circa un’ora dopo l’assalto alla villa di Abbottabad e mostrano tre uomini morti in un lago di sangue, ma nessuna arma. Gli scatti, presi da un funzionario della sicurezza pachistano che era entrato nell’edificiodopo il blitz, fanno vedere due uomini con il tradizionale abito pachistano e un terzo con addosso una T-shirt. I  loro volti sono insanguinati.

OBAMA NON HA VISTO L'UCCISIONE - In un'intervista alla Pbs Newshour, Leon Panetta ha spiegato che né il presidente Usa, Barack Obama, né lui stesso avevano assistito all’uccisione in diretta di Osama Bin Laden. "Quando il commando è entrato nel compound, c’è stato un periodo di 20 o 25 minuti in cui non sapevamo cosa stesse succedendo", ha spiegato il capo degli uomini di Langley. Alla fine, ha aggiunto, l’ammiraglio William McRaven (comandante delle operazioni speciali, che si trovava in Afghanistan e seguiva via video il blitz), è riapparso nello schermo e "ha detto che Geronimo era stato preso".

Barack Obama seguiva la missione dalla situation room della Casa Bianca, insieme al vice Joe Biden e Hillary Clinton, mentre Panetta era in videoconferenza da Langley. Le foto diffuse dalla Casa Bianca hanno immortalato il presidente mentre - il volto pietrificato dalla tensione - sedeva insieme agli altri presenti. In realtà, però, non è chiaro se stessero guardando immagini in tempo reale o in differita oppure ricevessero solo un resoconto informativo sull’operazione.

Panetta ha anche spiegato che il super terrorista "si fosse arreso" e fosse apparso "non minaccioso", i Navy Seals "lo avrebbero catturato", ma il commando "era autorizzato ad uccidere". Il capo della Cia ha anche escluso che tra Bin Laden e gli incursori vi sia stato uno scambio verbale. "Che io sappia, non vi è stato alcun tipo di comunicazione", ha detto, pur aggiungendo che si stanno ancora ascoltando gli incursori che hanno preso parte al blitz. La Casa Bianca ha fatto sapere che Osama ha opposto resistenza, pur non sparando.

LA FIGLIA: "PRESO VIVO POI UCCISO"-  Diversa la versione del blitz fornita dalla figlia dodicenne di Osama bin Laden. La ragazzina - riferisce la tv pan-araba Al Arabiya, citando una fonte della sicurezza pachistana - ha raccontato che il padre è stato catturato vivo dai soldati statunitensi e poi assassinato davanti ai familiari.

IDENTIFICATA LA MOGLIE DI BIN LADEN FERITA - Intanto è stata identificata la moglie di Osama Bin Laden ferita nel raid ad Abbottabad: è Amal Ahmed Abdul Fatah, identificata dalle autorità statunitensi grazie a un passaporto yemenita. La giovane, probabilmente la favorita del principe del terrore, ha 29 anni e gli era stata data in moglie come dono da una famiglia tribale quando era solo un’adolescente.

Secondo la ABC, Amal, Bin Laden e i loro tre figli, una femmina e due maschi, vivevano al secondo e terzo piano della principale struttura nel compound: Bin Laden probabilmente si sentiva sicuro a sufficienza per tenere la sua famiglia con sè. Domenica, quando i Seals della Us Navy hanno fatto irruzione nella villa, Amal Ahmed era in camera da letto con Bin Laden e ha reagito con veemenza. "Si è lanciata addosso a uno degli assalitori americani ed e’ stata colpita a una gamba, ma non ferita. Una donna al primo piano è stata invece uccisa nel fuoco incrociato", ha ricostruito il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, nel briefing tenuto martedì sera a Washington.

Osama Bin Laden aveva divorziato da una prima moglie mentre altre tre si erano trasferite in Siria.

I FAMIGLIARI CATTURATI A RAWALPINDI - Sempre Al Arabiya sostiene che i familiari dello sceicco del terrore sono stati portati a Rawalpindi, vicino Islamabad. Con loro è stata catturata anche un'altra donna, che potrebbe essere il medico personale di Osama Bin Laden (che soffriva di insufficienza renale).

Il network, citando una fonte di sicurezza pakistana, ha raccontato che, quando gli americani hanno abbandonato la residenza, le forze di sicurezza pachistane hanno recuperato a terra quattro cadaveri uccisi da colpi d’arma da fuoco e arrestato due donne e sei bambini, tra i due e i dodici anni.

"VERTICE DI AL QAEDA PER SUCCESSORE" - La televisione pachistana Dawn ha riferito oggi di "un insolito vertice tra i leader di al Qaeda in corso in un luogo sconosciuto" per designare il successore di Osama bin Laden alla guida dell’organizzazione. Il nome del prossimo capo di al Qaeda dovrebbe essere annunciato in giornata, riferisce l’emittente citata dalla Bbc.

Intanto il premier pakistano, Youssuf Raza Gilani, ha chiesto l’aiuto del mondo nella lotta "al terrorismo e all’estremismo". "La sicurezza e la lotta contro l’estremismo e il terrorismo non sono il lavoro di un solo Paese", ha detto Gilani ai giornalisti, incontrando a Parigi un gruppo di imprenditori francesi. "Abbiamo bisogno del sostegno di tutto il mondo: stiamo combattendo e pagando un prezzo pesante per combattere il terrorismo e l’estremismo, ma la battaglia non è solo per il Pakistan, ma per la pace, la prosperità e il progresso del mondo intero".

RECORD D'ASCOLTO PER OBAMA IN TV - Sono stati 57 milioni gli americani che hanno seguito in tv il discorso con cui Barack Obama ha annunciato la morte di Osama Bin Laden. Si tratta del record di audience per il presidente americano che aveva segnato il suo massimo personale nel gennaio del 2009 quando 52 milioni di persone seguirono il suo primo discorso sullo Stato dell'Unione al Congresso. Ma il dato registrato la notte scorsa è ben lontano dagli 82 milioni di telespettatori che seguirono il discorso pronunciato da George W. Bush subito dopo gli attacchi dell'11 settembre. Ed è sempre inferiore ai 68 milioni di americani che nel 1998 seguirono in tv la confessione dell'allora presidente Bill Clinton che ammise di aver avuto una relazione con Monica Lewinsky.

BERLUSCONI: "ANTENNE ALZATE" - "Tutti i paesi democratici temono" ritorsioni dopo l’uccisione di Osama Bin Laden, "per questo teniamo le antenne alzate come tutti i servizi segreti occidentali". A dirlo è il premier italiano Silvio Berlusconi durante la trasmissione ‘Porta a Porta’, nel corso della quale ha sottolineato che "aver eliminato Bin Laden significa aver tolto non solo l’uomo di punta ma anche l’ispiratore di tutta la politica sovversiva ai Al Qaeda".

Stessa preoccupazione espressa anche dalla Francia attraverso il ministro dell’Interno francese, Claude Gueant. "Le minacce sono per tutti", ha affermato intervistato dall’emittente RTL "ed effettivamente possiamo temere che la Francia sia oggetto, come gli Stati Uniti e altri Paesi alleati, di rappresaglie e di una volonta’ di vendetta". Per questo, il titolare dell’Interno ha dato ordine di rafforzare le misure di sicurezza tanto sul territorio nazionale che "per proteggere gli interessi francesi e i connazionali all’estero". Gueant si e’ detto preoccupato in particolare per l’area del deserto del Sahel, dove quattro cittadini francesi sono in mano ad Al Qaeda nel Maghreb islamico.

IRAN, DUBBI SULLA MORTE DI BIN LADEN - Il ministro della difesa iraniana, Ahmad Vahidi, ha messo in dubbio la morte di Osama Bin laden. Lo riferisce l’agenzia di stampa ufficiale Irna. "Ci sono un sacco di interrogativi e ambiguità su tale questione", ha detto nel corso di una riunione di governo. "Dicono che hanno gettato il cadavere di Bin Laden in mare. Ma perché non hanno consentito a un supervisore imparziale di confermare se quella persona fosse davvero Bin Laden?".

I DETTAGLI DELL'OPERAZIONE - Due elicotteri, 79 uomini e 40 minuti per condurre a termine l’operazione del secolo contro Osama Bin Laden. Malgrado la segretezza del blitz condotto dai Navy Seals della marina militare Usa, nuovi dettagli cominciano a emergere sulla notte piu lunga per il presidente Barack Obama. LEGGI TUTTO