NEW YORK, 24 maggio 2011 – Sei ballerini vestiti di rosso fuoco si lanciano sul palco mentre la coreografa Elizabeth Streb, con un elmetto nero in testa, viene ricoperta da una montagna di terra che cade da un enorme serbatoio sospeso. Dai lati del palco con due pale rosse arrivano Michael Bloomberg e Adam Weinberg. La prima pietra del nuovo Whitney Museum firmato Renzo Piano e’ un “momento storico”, dicono il sindaco della Grande Mela e il direttore del museo, e New York ha voluto fare le cose in grande.

Dopo 25 anni di false partenze e a 80 anni dall’inaugurazione della prima sede sull’Ottava Strada, il Whitney torna alle origini e trasloca nel Meatpacking District. Per celebrare l’avvio del cantiere e “salutare” la futura immagine del museo che dovrebbe aprire i battenti nel 2015 la fondazione culturale ha programmato una serie di eventi lunghi una settimana. “E’ il fiore all’occhiello del programma di rivitalizzazione del quartiere che sta diventando la parte piu’ vibrante e attiva della citta’”, spiega il sindaco Bloomberg.

Il ‘downtown Whitney’ progettato dall’architetto Renzo Piano avra’ la sua entrata proprio ai piedi delle Highline, il parco sospeso inaugurato due anni fa, e al posto della sede attuale, la ‘fortezza grigia’ di Marcel Breuer, che fu una delle anime della Bauhaus tedesca, ci sara’ un edificio di oltre 18.000 metri quadri. Quattromilaseicento metri quadri saranno destinati allo spazio espositivo interno e 1.200 sul rooftop, oltre ad una sezione per le installazioni e una destinata alla proiezione di video e documentari. Ci saranno anche un ristorante, un caffé e una libreria. “E’ stato un lungo cammino ma finalmente siamo arrivati ad un giorno importante per noi e per tutta la citta’. Il progetto di Piano diventera’ un’icona dell’architettura internazionale, e la parte sud di Manhattan sara’ un nuovo fulcro dell’arte newyorkese”, spiega Weinberg. La nuova struttura avra’ un costo complessivo di 720 milioni di dollari, di cui i membri del board direttivo annunciano durante la cerimonia di averne gia’ raccolti 508.

“Vecchio e nuovo, passato e presente si intrecciano”, ci dice Renzo Piano presentando il progetto. Il Meatpacking sta diventando il quartiere piu’ stimolante e dinamico della citta’, dove la vecchia ferrovia in disuso e’ stata trasformata nel secondo parco sopraelevato del mondo, le pensiline di ferro dove venivano appesi quarti di bue hanno lasciato il posto alle boutique di Alexander McQueen e Stella Mc Cartney, e di sera il quartiere brulica di club e ristoranti.

“Il Whitney ha capito il potenziale di questo quartiere. E questo pezzo di Gansevoort Street di fronte all’Hudson River e’ sicuramente il posto piu’ bello - racconta Piano consacrando il Meatpacking a nuovo cuore glamour e artistico di Manhattan – Abbiamo deciso di trasferirci nell’anima della citta’ che trasformera’ il museo in una nuova esperienza artistica”.