Roma, 9 giugno 2011 -  Battisti torna in libertà. I giudici della Corte Suprema brasiliana si sono espressi a maggioranza contro l'estradizione di Cesare Battisti. L'ex terrorista sarà presto scarcerato, forse già oggi.

RESPINTO IL RICORSO DELL'ITALIA - Il Tribunale Supremo Federale, in precedenza, aveva respinto il ricorso dell’Italia contro la decisione dell’ex presidente brasiliano, Ignacio Lula da Silva, di negare l’estradizione all’ex terrorista Cesare Battisti.

Con 6 voti favorevoli e 3 contrari i giudici riuniti in seduta di Consiglio hanno stabilito che l’Italia non ha la competenza per chiedere alla magistratura brasiliana di invalidare la decisione dell’ex presidente.

A votare contro l’estradizione sono stati i giudici Luiz Fux, Carmen Lucia, Ricardo Lewandowsky, Joaquin Barbosa, Carlos Ayres Britto e Marco Aurelio Mello secondo cui la decisione di Lula “è una questione di sovranità nazionale” e quindi di competenza del potere esecutivo e non di quello giudiziario. "Sono nel Supremo da vent’anni e non mi sono mai trovato davanti ad una situazione in cui l’esecutivo" si pronuncia su una questione riguardante la politica estera che viene poi "messa in discussione da un governo straniero’’, ha assicurato il giudice Mello, secondo cui la decisione del governo italiano di ricorrere contro Lula “non era adeguata”.

A favore del ricorso hanno invece votato Gilmar Mendes, Ellen Gracie e Cezar Peluso.  Il giudice Barbosa, contrario: ‘’non c’è niente in cui uno Stato straniero possa immischiarsi’’.

LA VICENDA - Si tratta di un ulteriore sviluppo del caso legale e diplomatico che si trascina dal 2010, quando la Corte Suprema autorizzò l’estradizione di Battisti lasciando però la decisione ultima nelle mani dell’allora Presidente Luiz Inacio Lula da Silva, in quanto questione che riguardava anche la politica estera del Paese, di pertinenza dell’esecutivo.

Il 31 dicembre scorso, nell’ultimo giorno del suo mandato e dopo aver ricevuto il parere dell’Avvocatura dello Stato Lula decise infatti per il ‘no’ all’estradizione, d’accordo con il suo ministro della Giustizia, Tarso Genro, ma andando contro il parere della Corte e innescando quindi un potenziale scontro fra i poteri.

MELONI - "SCHIAFFO ALLE ISTITUZIONI ITALIANE" - "La decisione dei giudici supremi brasiliani di non avallare l’estradizione di un criminale come Battisti, così come quella dell’allora presidente Lula, è stata l’ennesima umiliazione inferta alle famiglie delle sue vittime": cosi’ il ministro della Gioventù Giorgia Meloni commenta la decisione assunta dai togati del Tribunale Supremo federale brasiliano sul caso Battisti.

Per il ministro "le motivazioni addotte per il rigetto del ricorso rappresentano uno schiaffo alle istituzioni italiane, un atto indegno di una nazione civile e democratica".

LA FIDANZATA: "LA VITA E' BELLA" - "Sono ovviamente felice: come dice la canzone, ‘la vita e’ bella": lo ha detto all’ANSA la fidanzata di Cesare Battisti, Joice Lima, che sta seguendo l’udienza del Supremo Tribunal Federal, in corso a Brasilia, sul caso dell’ex terrorista.  La ragazza si trova al di fuori della sede del Tribunale, insieme ad un gruppo di altri simpatizzanti dell’ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo.