Roma, 25 giugno 2011 - Gilad Shalit, soldato israeliano di 24 anni, è ostaggio di Hamas da cinque anni nella Striscia di Gaza. Il militare franco-israeliano è stato catturato il 25 giugno 2006 da un commando di tre gruppi armati palestinesi di Gaza, di cui uno diretta emanazione di Hamas, il movimento islamico al potere in questo territorio. Il suo immediato rilascio è stato richiesto nelle ultime ore dall’Unione europea e da numerose organizzazioni internazionali, tra cui Amnesty International.

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha annunciato l’intenzione di inasprire le condizioni di detenzione dei prigionieri palestinesi se Hamas continuerà a rifiutarsi di autorizzare la Croce rossa a incontrare Gilad Shalit.

Amnesty International ha lanciato un appello alle autorità ‘de facto’ di Hamas a Gaza affinché si conformino agli obblighi derivanti dal diritto internazionale umanitario di assicurare che Gilad Shalit sia trattato bene, tenuto in condizioni di vita umane e dignitose, che gli sia permesso di comunicare con la sua famiglia, anche attraverso l’invio e la ricezione di lettere.

Amnesty ha anche chiesto che sia consentito a Shalit l’accesso immediato al Comitato internazionale della Croce Rossa. Il Consiglio europeo, da parte sua, si è dichiarato “fortemente preoccupato” per la sorte di Shalit che è tenuto prigioniero da Hamas “in manifesta violazione del diritto umanitario internazionale”.

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