TRIPOLI, 23 luglio 2011 - Nella notte almeno sette potenti esplosioni hanno scosso il centro di Tripoli. Le deflagrazioni hanno colpito il settore della residenza di Muammar Gheddafi al centro della citta', gia' obiettivo di decine di raid Nato.

E nei bombardamenti della Nato ieri sono state uccise almeno sei persone: gli ordigni erano stati lanciati  contro una fabbrica di condotte utilizzate per il mega-progetto libico del ‘Grande fiume artificiale’, a sud del sito petrolifero di Brega. Lo ha reso noto il regime di Tripoli, denunciando un "attacco criminale e ingiustificato".

"La distruzione della fabbrica - ha detto Abdul Hakim el Shwedhi, responsabile della compagnia di stato libica al Nahr - compromette la prosecuzione e la realizzazione del progetto". Il faraonico progetto del ‘Grande fiume’, del costo di 33 miliardi di dollari, estrae acqua dolce da enormi laghi ‘impermeabili’ nelle profondita’ del Sahara (sud della Libia) e la porta attraverso il deserto verso le citta’ della costa dove vive la maggior parte della popolazione.