Peshawar, 27 luglio 2011 - Un falo’ di stoffe “troppo leggere e sottili per realizzare abiti opportuni e rispettabili”: è accaduto nella zona tribale del sud Waziristan, in Pakistan, dove i talebani hanno dato alle fiamme decine di rulli di tessuti - almeno 10mila metri - prelevati in un mercato, in quanto anti-islamici.

Gia’ la settimana scorsa, nello stesso mercato di Wana i talebani avevano minacciato i commercianti chiedendo loro di non vendere piu’ questi tessuti contrari alla religione. Un funzionario locale ha quantificato in migliaia di metri la quantita’ di tessuto sottratto ai negozianti e bruciato in piazza.

Fra gli altri avvertimenti pronunciati dai talebani nei confronti dei commercianti locali, quello di non vendere telefoni cellulari che prevedano la possibilita’ di fare fotografie. Chi dovesse sfidare questo divieto, hanno sostenuto, sara’ costretto a pagare una multa di 50.000 rupie (400 euro).

Spesso in Pakistan, i talebani hanno preso di mira i negozi che vendono musica e cinema perche’ considerati lontani dalla morale islamica. Nel 2009 l’esercito pachistano aveva lanciato una vasta offensiva in questa zona retrovia di talebani e gruppi integralisti legati a al-Qaeda.