NEW YORK, 28 luglio 2011- Il debutto in video di Al Zawahiri nei panni ufficiali dell’erede di Bin Laden, è durato solo 7 minuti. Li ha spesi in gran parte appoggiando la rivolta dei siriani contro il regime del presidente Bashar al Assad. Se è vero che la Cia considera imminente il collasso di Al Quaeda, il messaggio diffuso ieri dal medico egiziano in turbante e barba bianca potrebbe essere anche uno degli ultimi soprattutto se un commando di “navy seals” è sulle sue tracce.


L’America dopo il super blitz che ha eliminato Osama, può sicuramente trovare conforto nel progresso delle operazioni segrete degli 007 in Pakistan, Afghanistan, Yemen e Somalia che grazie al bombardamento anche se a volte impreciso dei droni ha consentito di decimare le forze terroriste e dei talebani combattenti. Sarà questa la strategia della “tolleranza zero” che il generale Petraeus intensificherà con la sua gestione. Dopo la strage di Oslo che interessa la crescita di un cieco fanatismo anti musulmano soprattutto in Europa, inquieta non poco l’arresto di ieri a Forth Hood in Texas di un altro soldato americano di origine araba che stava preparando un attentato contro la grande base già al centro del massacro del 2009 quando un colonnello-psichiatra invasato dalle idee del movimento terrorista islamico si è messo a fare fuoco sui colleghi uccidendone 13.


I moniti ideologici
di Al Zawahiri, a pochi mesi dall’uccisone di Bin Laden stentano tuttavia a venir letti anche in America come il canto del cigno dell’intero movimento del terrore perché sembra spuntare in alternativa un “terrorismo domestico” ancora più difficile da identificare. Non è un caso se per l’anniversario dell’11 settembre sono già stati raddoppiati i controlli negli aeroporti anche con l’aiuto di nuove e sofisticate macchine per il “body scanner”.


Al Zawahiri con la sua apparizione in video attraverso il sito Al Sahab, se da un lato vuol dimostrare il controllo del messaggio intervenendo su questioni recenti come la sfida siriana, dall’altro è pronto a patrocinare col logo di Al Quaeda qualsiasi azione terroristica, riuscita o meno, che dia una parvenza di vita e di contagio alla scuola del terrore fondata da Osama destinata ad avere sempre meno santuari per rigenerarsi .