NEW YORK, 3 agosto 2011 – Ancora una volta una cameriera e’ protagonista di una storia a luci rosse sul luogo di lavoro. Non si tratta di un’ancella delle pulizie e di uno degli uomini piu’ potenti al mondo come e’ accaduto al Sofitel Hotel di Times Square, quando Nafissatou Diallo ha accusato di violenza sessuale l’ex direttore del Fondo Monetario Dominique Strauss-Kahn, che l’avrebbe costretta ad un rapporto orale.

Protagonista e’ una piu’ che consenziente cameriera del Dunkin Donuts sulla Route 46, a Rockaway, nel New Jersey. Melissa Redmond, 29 anni, lavorava nel locale durante l’orario notturno, dalle 9 di sera alle 5 di mattina. Tra una ciambella e un caffe’ riscuoteva “laute mance” dai clienti maschi, ai quali offriva prestazioni sessuali a pagamento nel retro del negozio.

“Ci e’ arrivata una soffiata, cosi’ abbiamo iniziato a tenere d’occhio il locale – spiega il sergente Kyle Schwarzmann, il detective che ha condotto l’operazione “extra sugar” e ha smascherato la sexy-cameriera dopo 6 settimane di indagini – Spesso c’erano macchine che parcheggiavano sul retro. Melissa lasciava il banco dei dolci, si tratteneva per 10-15 minuti all’interno delle auto e tornava a servire”.

A quel punto e’ entrato in gioco l’agente Scott Haigh. Il poliziotto e’ andato al parcheggio in abiti civili presentandosi come “John” e la Redmond oltre a frittate, muffin e panini gli ha proposto un “menu’ particolare”. Dopo qualche giorno John/Scott e’ tornato al locale e Melissa gli ha offerto nuovi tipi di prestazioni sessuali, questa volta “a prezzi scontati”, spiega Haigh. Ora la cameriera e’ accusata di prostituzione, e riaccende i commenti sulla ben piu’ famosa collega Ophelia, impegnata in una campagna mediatica in attesa dell’udienza in tribunale per convincere procuratore e opinione pubblica di essere la vittima di un maniaco e non una donna di facili costumi come sostengono gil avvocati di Strauss-Kahn.