Pechino, 18 agosto 2011 - Il vicepresidente americano Joe Biden è stato ricevuto oggi al Grande palazzo del popolo di Pechino dal suo omologo Xi Jinping, con cui ha sottolineato l’importanza del rapporto tra Washington e Pechino per la stabilità economica mondiale.

“Felici di ricevervi - ha esordito Xi - so che siete molto occupati dai vostri affari interni”. “Voi fate parte dei nostri affari interni”, ha risposto Biden, probabilmente facendo riferimento al fatto che la Cina è oggi il primo creditore straniero degli Stati Uniti.

Xi ha quindi detto di concordare con Biden sull’idea che “una Cina stabile e prospera sia positiva per gli Stati Uniti e il mondo intero”. “Nessun rapporto è più importante per gli Stati Uniti della relazione con la Cina”, ha replicato il vicepresidente americano.

Biden è arrivato ieri in Cina, dove ha in programma una visita di cinque giorni, in cui incontrerà il presidente Hu Jintao e il premier Wen Jiabao. Al centro dei colloqui, proprio la questione del debito Usa e le “misure concrete” che Pechino ha chiesto di adottare per farvi fronte.

Il vicepresidente americano ha garantito l'appoggio Usa alla politica di ‘’una sola Cina’’ di Pechino, senza sostenere la ‘’indipendenza di Taiwan’’ e riconoscendo totalmente che il Tibet e’ una ‘’inalienabile parte della Cina’’.

La cooperazione tra Stati Uniti e Cina è cruciale per garantire la stabilità economica mondiale. “Sono assolutamente certo che la stabilità economica del mondo si basi in grandissima parte sulla cooperazione tra Stati Uniti e Cina”, ha detto Biden.

Biden ha poi ribadito l'appello a Pechino perchè rimetta in libertà l’avvocato e militante per i diritti umani Gao Zhisheng, detenuto dal febbraio 2009. L’appello è stato lanciato da Washington in concomitanza con la visita in Cina del vicepresidente americano.

“Permettemi di approfittare di questa occasione per chiedere di nuovo al governo cinese di adottare le misure necessarie perché Gao Zhisheng sia immediatamente liberato - ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Victoria Nuland - nel corso della visita, il vicepresidente Biden terrà conto dei nostri motivi di preoccupazione riguardo alla situazione dei diritti dell’uomo in Cina, come facciamo sempre”.

Arrestato una prima volta nel 2006, l’avvocato è detenuto in luogo segreto dal febbraio 2009 e le autorità cinesi si rifiutano di fornire un mandato di arresto o di rendere pubblici i capi di accusa che gli sono stati contestati. Pechino si ostina anche a non confermare la sua detenzione nè a spiegare alla famiglia i motivi della sua prigionia.