New York, 25 agosto 2011 - L'uragano Irene ora fa davvero paura: secondo il centro nazionale uragani di Miami diventerà presto di categoria 4, o addirittura 5, il livello più alto. Dopo avere investito Portorico e la Repubblica Dominicana con piogge torrenziali e venti fino a 200 chilometri orari, punta ora verso la costa orientale degli Stati Uniti.

 

L'occhio dell'uragano, secondo gli ultimi rilevamenti, si trova pochi chilometri a sud-est di Nassau, capitale delle Bahamas, dove ha già lasciato parecchia devastazione. Dopo l'arcipelago delle Bahamas, al contrario delle previsioni iniziali, la tempesta dovrebbe risparmiare Florida e Georgia.

 

Sabato mattina, secondo gli esperti, raggiungerà la Carolina del Sud (e poche ore dopo anche quella del Nord), dove stanno evacuando, oltre agli abitanti locali, anche numerosi turisti. I forti venti, previsti oltre i 230 chilometri orari, potrebbero sdradicare alberi, lampioni e addirittura i tetti delle case.

 

Domenica mattina Irene dovrebbe raggiungere Washington, nelle ore in cui è attesa la partecipazione del presidente Barack Obama alla cerimonia d'inaugurazione di un monumento dedicato a Martin Luther King e un concerto con star internazionali. In serata toccherà a New York, in particolare Long Island, ma a questo punto dovrebbe aver perso molta della sua potenza attuale.

 

NEW YORK IN ALLARME - Il sindaco Bloomberg, per evitare un'altra figuraccia come quella dell'anno scorso quando New York è rimasta paralizzata dalla neve, ha dichiarato in un intervento alla Cnn che la città è pronta al peggio: "Stiamo considerando ogni scenaro possibile e, anche se è prevista solo pioggia e forte vento, conviene restare in casa con rifornimenti di acqua e cibo. Ospedali, barche e elicotteri sono pronti a fronteggiare l'emergenza e, nel peggiore dei casi, stiamo considerando anche l'evacuazione della città. Evitate di fare il bagno, le correnti potrebbero essere fatali".

 

La autorità di New York si stanno preparando all’eventualità di un’evacuazione delle aree costiere della città. La polizia sta inoltre dispiegando circa cinquanta imbarcazioni di salvataggio nelle aree cittadine al livello del mare, mentre altre 33 imbarcazioni sono già a disposizione del reparto operazioni speciali, insieme a una serie di elicotteri.

 

Secondo le previsioni dei meteorologi l’uragano potrebbe essere declassato al livello 2 prima del suo arrivo a Long Island, nella zona orientale di New York, ma il livello di allerta resta molto alto. "Certamente l’uragano mostrerà qui i suoi effetti, come forti piogge e venti a cento chilometri all’ora o più", ha dichiarato Bloomberg, spiegando però che l’evacuazione delle zone costiere è una misura che verrà adottata "solo nelle peggioro circostanze". Le autorità cittadine si riservano di decidere domani sull’adozione della misura, a seconda dell’intensità e della traiettoria dell’uragano.

 

Gli ospedali cittadini, ha riferito ancora Bloomberg, hanno intanto testato i generatori di emergenza e rifornito di combustibile i loro serbatoi, mentre le autorità si preparano ad assistere con misure straordinarie i senzatetto e gli anziani. L’uragano, che ha lasciato parecchia devastazione sulle 'Outer islands' dell’arcipelago delle Bahamas, ha già causato una vittima a Porto Rico e almeno due morti ad Haiti.

 

IL PRESIDENTE - La Casa Bianca sta monitorando la situazione e lo stesso presidente Obama, in vacanza a Martha Vineyard, tiene sotto controllo l'evolversi del fenomeno e ha dichiarato lo stato di emergenza in Porto Rico. In allerta anche la Marina, che ha ordinato alle navi della seconda flotta, di stanza a Hampton Roads, in Virginia, di mollare gli ormeggi e portarsi in mare aperto per non farsi sorprendere dalla tempesta.