Nuova Delhi, 27 agosto 2011 - La democrazia indiana è a un bivio cruciale per la sua esistenza. Ne è convinto il ministro delle Finanze indiano, a proposito di una legge anti-corruzione in discussione in Parlamento.

“Siamo a un bivio. Il funzionamento della più grande democrazia al mondo si trova a un punto cruciale” ha dichiarato il ministro delle Finanze, Pranab Mukherjee, a proposito della sessione straordinaria del Parlamento, riunito per esaminare il progetto di legge che mira a creare la carica di mediatore della Repubblica; un ruolo necessario per sorvegliare il comportamento di uomini politici e funzionari governativi, in un Paese dove la corruzione è piuttosto diffusa.

Il ministro ha poi chiesto al pacifista Anna Hazare, il ‘guru’ che conduce da mesi una lotta contro la corruzione, di porre fine al suo sciopero della fame, iniziato 12 giorni fa, dopo che i medici hanno messo in guardia sulle sue precarie condizioni di salute. Hazare, 74 anni, ha finora perso 7 chili: “Il suo peso continua a calare ed è molto debole” ha affermato il dottor Naresh Trehan, che dirige l’equipe medica incaricata di controllare le condizioni del seguace di Gandhi.

Ma il militante anti-corruzione ha dichiarato a migliaia di suoi seguaci che è pronto ad andare avanti.

Anche se Hazare interrompera’ il suo digiuno domani alle 10:00. Lo hanno fatto sapere i suoi collaboratori, secondo quanto riferito stasera dalla tv Ibn-Cnn.

La decisione giunge dopo una maratona parlamentare in cui sono state accettate le condizioni poste dall’attivista gandhiano, a capo di una crociata contro la corruzione. Hazare chiedeva alcune modifiche a un progetto di legge per la creazione di un’agenzia indipendente anti corruzione (Lokpal) in modo da renderla piu’ severa e allargare la sfera di competenza a tutti i funzionari pubblici dal primo ministro agli amministratori locali. Gli emendamenti saranno inserite in una risoluzione della Camera.

In un messaggio su Twitter uno dei collaboratori, Kiran Bedi, ex poliziotta, ha precisato che ‘’Hazare non interrompe mai i suoi digiuni dopo il tramonto’’ per spiegare la decisione di terminare la protesta solo domani.

Da mesi, Hazare guida un movimento che chiede misure più dure e la possibilità per il mediatore della Repubblica di indagare su tutti, compresi Primo ministro e giudici, attualmente protetti dalla legge. Centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza per sostenerlo; molti, invece, gli attacchi che gli sono arrivati dal mondo politico: dopo le critiche del primo ministro indiano, Manmohan Singh, e dei partiti all’opposizione, sono arrivate anche quelle di Rahul Gandhi, figlio di Sonia, considerato il potenziale futuro primo ministro.

Da mesi il governo è invischiato in casi di corruzione: il più eclatante è quello che riguarda la vendita delle licenze per la telefonia mobile, che ha coinvolto l’ex ministro delle Telecomunicazioni, che avrebbe fatto perdere al Tesoro circa 40 miliardi di dollari (27,8 miliardi di euro).