Tripoli, 12 settembre 2011 - Situazione di stallo a Bani Walid, anche se le truppe del Cnt avrebbero conquistato parte della roccaforte lealista a 150 km a sud di Tripoli. Lo riferisce la corrispondente della rete britannica SkyNews Emma Hurd.

 

NUOVO MESSAGGIO DI GHEDDAFI - "Il paese non cadrà di nuovo in mano ai colonizzatori, non ci resta che combattere fino alla vittoria per sconfiggere questo golpe”. E’ quanto avrebbe affermato il colonnello libico Muammar Gheddafi in un messaggio inviato alla tv satellitare con sede a Damasco ‘al-Rai’, come comunicato dal suo editore, Michane Al Joubouri.

 

L’editore ha letto quindi il messaggio che il colonnello Gheddafi avrebbe indirizzato al popolo libico: "La situazione è ormai chiara, è in atto un tentativo di golpe per fa tornare la Libia a ciò che era prima della rivoluzione. Vogliono far cadere il paese in mano alle compagnie petrolifere straniere". Nel suo messaggio Gheddafi chiede che "il paese resti invece in mano al popoLo e non sia colonizzato come era prima della rivoluzione".

 

Per questo avverte: "Il popolo non ha che una scelta da fare, quella di respingere questo golpe, perché non possiamo sottometterci alla Francia. Non possiamo consegnare la Libia ai colonizzatori un’altra volta e non ci resta che combattere fino alla vittoria e sconfiggere questo complotto".

 

MA IL CNT SI ORGANIZZA - Un nuovo governo di transizione sarà formato in Libia "nell’arco di una settimana, dieci giorni": lo ha dichiarato ieri a Tripoli il numero due del Consiglio nazionale di transizione libico (Cnt), Mahmoud Jibril. "Un nuovo governo sarà formato entro una settimana, dieci giorni", ha detto in conferenza stampa Jibril, che esercita il ruolo di "primo ministro" del Cnt, organo politico dei ribelli in lotta contro il regime di Muammar Gheddafi. "Questo nuovo governo comprenderà rappresentanti delle differenti regioni libiche", ha aggiunto Jibril.

 

Il primo ministro del Cnt ha confermato che "si sta ancora liberando la Libia" e che "i rivoluzionari combattono ancora su molti fronti". Secondo Jibril, il prossimo governo avrà il compito di applicare le decisioni del Cnt e lascerà il posto a un altro esecutivo, che sarà formato dopo la liberazione totale della Libia. Jibril si è quindi felicitato per la "liberazione di Tripoli senza spargimento di sangue". "Ci si aspettava un bagno di sangue ma questo è stato evitato grazie alla maturità dei rivoluzionari che hanno saputo mettere in sicurezza la capitale", ha concluso.

 

LA LEGGE ISLAMICA - Il presidente del Cnt, Mustapha Abdel Jalil, ha detto a Tripoli che nella nuova Libia del dopo-Gheddafi "l’Islam costituirà la principale fonte di diritto". Jalil stasera ha tenuto un discorso a migliaia di persone raccolte sulla Piazza del Martiri, la ex Piazza Verde dove Muammar Gheddafi arringava i suoi sostenitori. Dall’inizio della cosiddetta 'rivoluzione del 17 febbraio', è la prima volta che Jalil, che si trova a Tripoli da due giorni, parla in pubblico nella capitale libica.

 

GUAI PER SAADI GHEDDAFI - Il governo del Niger ha intenzione di arrestare a Niamey Saadi Gheddafi, il figlio dell’ex colonnello libico arrivato ieri sul suo territorio. Almeno secondo quanto affermato oggi dal dipartimento di Stato americano. "Lo stanno portando o l’hanno già portato a Niamey e hanno intenzione di metterlo in prigione", ha dichiarato la portavoce Victoria Nuland, sottolineando che gli Stati Uniti "incoraggiano" il dialogo fra le autorità nigerine e il Consiglio nazionale di transizione (Cnt) libico.

 

Ma le autorità del Niger hanno precisato che il terzogenito dell’ex leader libico si trova solo sotto sorveglianza. "Niente è cambiato nella posizione del nostro governo, contro di lui non è stato spiccato alcun mandato internazionale e come gli altri è sotto sorveglianza", ha detto un portavoce ufficiale facendo allusione ai 32 fedelissimi del deposto regime che dal 2 settembre, secondo quanto detto oggi dallo stesso premier Brigi Rafini, si sono rifugiati nel paese.