Guwahti (India), 18 settembre 2011 - Un sisma di magnitudo 6,8 ha colpito lo Stato indiano del Sikkim, nel nordest montagnoso del Paese. L'epicentro è stato localizzato a 64 chilometri a nordovest di Gangtok, ad una profondità di 10 chilometri. Lo stato del Sikkim, uno dei più piccoli dell'India, al confine con il Nepal, ha una popolazione di più di 550mila abitanti. E' conosciuto per i bellissimi panorami sulle montagne dell'Himalaya.

 

Il bilancio provvisorio parla di almeno 16 morti. Secondo informazioni riferite dalle squadre di soccorso, cinque vittime sono state segnalate in Nepal, altre cinque nel Sikkim, quattro nel Bengala Occidentale e due nel Bihar. 

 

La prima scossa è stata seguita da due repliche all'incirca nella stessa zona di 4,8 e 4,6 gradi Richter. Il terremoto è stato avvertito nettamente in una vasta regione dell'India settentrionale, compresa la capitale del West Bengala, Kolkata, e parzialmente a New Delhi.

 

Il governo indiano ha convocato una riunione di emergenza della Authority che supervisiona i disastri, assicurando ogni possibile aiuto alle autorità del Sikkim, dove molte strade sono bloccate da frane e le comunicazioni telefoniche sono interrotte.

 

Intanto da Kathmandu arrivano notizie di crolli parziali di strutture. Tre persone sono morte nei crolli avvenuti nel compound dell'ambasciata britannica. Le macerie si sarebbero abbattute su un'auto di passaggio, gli occupanti della vettura sarebbero rimasti schiacciati.