Tripoli, 25 settembre 2011 - Agghiacciante scoperta oggi in Libia. E' stata trovata la fossa comune contenente gli oltre 1.270 corpi delle vittime del massacro avvenuto nella prigione di Abu Salim nel 1996 per mano del regime di Gheddafi. ''Abbiamo a che fare con più di 1.270 martiri - ha detto Osman Abdul Jalil, medico Cnt - che ora andranno identificati uno ad uno confrontando il Dna con quello dei loro familiari. Potrebbero volerci anni per arrivare alla verità''.
 

 

Intanto una psicologa di Bengasi, Seham Sergewa, ha annunciato al "Sunday Times" di Malta che chiederà alla Corte penale internazionale (Cpi) dell'Aja di emettere un ordine di arresto contro il colonnello Muammar Gheddafi e figli per alcuni casi di stupro. Cinque amazzoni del colonnello hanno infatti dichiarato di essere state sistematicamente stuprate da Gheddafi e figli. Sergewa assicura che le cinque donne prima sono state violentate da Gheddafi, poi da alcuni dei suoi figli e, in alcuni casi, anche da alti ufficiali. "I figli di Gheddafi erano al comando di milizie che hanno praticati stupri sistematici durante la guerra", ha affermato la psicologa, con riferimento a presunte prove che migliaia di donne sono state violentate durante la guerra civile ancora in corso in Libia. La psicologa chiederà al procuratore capo della Cpi, Luis Moreno-Ocampo, di emettere ordini di cattura contro il colonnello, i suoi figli e l'ex primo ministro Al Baghdadi al Mahmoudi, che questa settimana è stato arrestato a Tunisi per ingresso illegale nel paese.

 

Già il 27 giugno scorso la Corte dell'Aja aveva emesso un ordine di arresto internazionale contro Gheddafi, suo figlio Saif al Islam e l'ex capo dell'intelligence militare Abudullah al Senussi per crimini contro l'umanità. La denuncia in arrivo da Bengasi amplierà il dossier.