Tripoli, 14 ottobre 2011 - Secondo residenti a Tripoli, ci sarebbero tra 20 e 50 combattenti filo Gheddafi impegnati in scontri a fuoco nella capitale libica con le forze del Consiglio nazionale transitorio. Il conflitto si troverebbe alle battute finali.

 

Gheddafi, intanto, sarebbe nel deserto nel sud del paese, ‘’controllato via satellite’’ e la sua catturasolo una questione di tempo". Lo assicura il vice capo del Cnt, Abdun Hafiz Ghoga. "Abbiamo conferma che Gheddafi è nel sud della Libia - ha detto ad Al Jazira - non si trova in un posto, ma si muove di continuo con un piccolo convoglio composto dai più stretti collaboratori e dalle guardie del corpo".

 

La priorità dei ribelli, ha spiegato Ghoga, è prendere il controllo di Sirte, città natale del rais e una delle ultime roccaforti dei lealisti. "Quando Sirte sarà liberata - ha assicurato - i nostri combattenti rintracceranno Gheddafi’’.

 

Cnt, troppi buchi nell'acqua: "Rischiano di rovinare tutto" / Scheda -Hanno commesso un grave errore i dirigenti del Cnt che in questi giorni hanno diffuso notizie false sulla cattura dei figli di Muammar Gheddafi”. E’ quanto ha affermato il numero due del Fronte di Salvezza libico, Mohammed Ali Abdullah, intervistato dalla tv satellitare ‘al-Arabiya’ per commentare le notizie contrastanti giunte da Sirte circa la cattura di Muttasim Gheddafi, poi smentite. “Credo che queste notizie false vengano fuori per l’inesperienza dei responsabili della comunicazione del Cnt e per la veemenza dei combattimenti - ha aggiunto - Non si rendono conto pero’ che cosi’ perde di credibilita’”.

 

Abdullah, che fa parte di una formazione tra le prime ad aver partecipato alla rivolta del 17 febbraio di Bengasi, ha ricordato come “già lo scorso mese una situazione analoga l’abbiamo vissuta con l’annuncio della cattura di Seif al-Islam Gheddafi a Bani Walid, smentita dopo un giorno. Ieri è accaduto lo stesso con Muttasim e poche settimane fa lo stesso con il portavoce di Gheddafi, Moussa Ibrahim”.

 

I media libici avevano sostenuto nei giorni scorsi come la diffusione della notizia della cattura di Ibrahim, arricchita da particolari come la fuga da Sirte vestito da donna, “sarebbe stata veicolata ad arte per permetterne l’individuazione”. Si sosteneva infatti, dopo la telefonata fatta da Ibrahim alla tv ‘al-Rai’ degli inizi di settembre, che “i capi del Cnt fossero convinti che Ibrahim si trovasse vicino a Muammar Gheddafi e che, annunciandone la cattura, si spingesse il portavoce del regime a effettuare una nuova telefonata alla tv siriana con un apparecchio satellitare, in modo da localizzarlo”. La stampa locale e anche i siti internet che sostengono il regime di Gheddafi hanno quindi accusato il Cnt “di diffondere notizie ad arte per minare il morale delle truppe fedeli al passato regime, non riuscendo ad avere la meglio su di loro a Sirte e Bani Walid e nel tentativo di far venire fuori i figli di Gheddafi e gli uomini a lui fedeli per poterli catturare".

 

Non è un caso che lo stesso Abdullah, parlando della falsa notizia circa la cattura di Muttasim Gheddafi, ha invitato gli spettatori di ‘al-Arabiya’ a “credere a questi annunci solo se supportati da un video di conferma”. Questo perche’ proprio ieri i soldati del Cnt hanno diffuso su ‘Youtube’ il video che mostrava la cattura del Mufti di Gheddafi, lo sceicco Khaled Tantush. Nel video il religioso, che teneva i suoi sermoni sulla tv ‘al-Jamahiriya’ appariva seduto in un’auto nelle mani degli uomini del Consiglio nazionale libico che da Sirte, dove vive, lo hanno portato a Misurata. Inoltre i combattenti del Cnt hanno anche mostrato, tramite ‘al-Arabiya’, le immagini della sua casa occupata e usata come covo per combattere contro le truppe di Gheddafi a Sirte.

 

La critica rivolta dal numero due del Fronte di salvezza libico ai leader del Cnt arriva nel momento in cui anche i media arabi più vicini ai rivoluzionari, come le tv ‘al-Jazeera’ e ‘al-Arabiya’, appaiono preoccupati per il protrarsi della guerra in Libia. Non a caso oggi la stessa emittente che trasmette da Dubai ha aperto un dibattito tra i suoi corrispondenti ed alcuni ospiti in studio sul “perche’ i soldati di Gheddafi, considerati da molti solo dei mercenari africani, resistano con tanta tenacia a Sirte e non si arrendano”.

 

Per l’inviato di ‘al-Arabiya’ a Sirte ciò accade perché "si tratta di persone che non hanno piu’ nulla da perdere e temono che, finendo come prigionieri nelle mani del Cnt, possano subire violenze e vendette”. A preoccupare pero’ i media arabi in particolare è la perdita di credibilita’ dei dirigenti del Cnt dopo la diffusione di questa serie di notizie, poi risultate false, che riguardano la cattura dei figli di Gheddafi. Su questo infatti si sta basando nelle ultime settimane la propaganda delle tv, come la siriana ‘al-Rai’, e dei siti pro Gheddafi che usano questi episodi per avvalorare le loro notizie, frutto di propaganda, nelle quali si annunciano rivolte anti-Cnt nella periferia di Tripoli e nel sud del paese.