Tripoli, 20 ottobre 2011 - L'eroe del giorno si chiama Moahmed Shabani, ha 20 anni e per lui potrebbe esserci il premio dei 20 milioni di dollari di taglia messi sulla testa di Muammar Gheddafi. Sarebbe infatti stato lui a scovare il dittatore nascosto in una condotta di cemento e, sempre lui, avrebbe strappato la pistola d’oro che il Colonnello teneva con sé. Lo ha raccontato lui stesso alla Bbc, che ha trasmesso le fasi concitate precedenti alla  morte del raìs

 

Gheddafi era nascosto in una buca a Sirte e, una volta trovato dalle milizie del Cnt (il Consiglio nazionale transitorio), ha detto semplicemente: "Non sparate", ha riferito Moahmed. Intanto sta facendo il giro del mondo il video che lo immortala con in mano la pistola d’oro, mentre tutt’intorno la folla urla di gioia e in sottofondo si sentono le grida di "Allah Akbar" (Allah è il più grande).

 

Il ragazzo, maglietta blu con un cuore rosso e cappellino da baseball dei New York Yankees in testa, riferisce di essersi trovato faccia a faccia con il Colonnello. Quasi sicuramente non è tato lui ad ucciderlo. Quello che racconta Mohammed è che gli ha strappato dalle mani la pistola d’oro, una 9mm usato da diverse forze militari nel mondo, incluse le SAS. E sembra che fosse solo una delle tanti pistole d’oro che appartenevano al raìs Un’altra era stata trovata nel suo compound di Bab al Aziziya, a Tripoli, lo scorso agosto, insieme ad altre armi, dopo che l’edificio era stato preso d’assalto dagli insorti che avevano conquistato la capitale.

 

Se la storia di Mohammed venisse confermata potrebbe ricevere la taglia di 20 milioni di dollari che era stata messa su Gheddafi "vivo o morto".