Parigi, 13 novembre 2011 - ''Per la prima volta, negli ultimi giorni, mi ha detto che bisogna che si faccia curare. Ha ammesso di essere malato'': la confidenza è di un conoscente, una persona dell'entourage di Dominique Strauss-Kahn, che dietro anonimato rigorosissimo, racconta per la prima volta i drammatici dubbi che angosciano l'ex direttore del Fondo monetario internazionale e i suoi più stretti familiari. DSK ha un comportamento sessualmente compulsivo, anche se fa buoni propositi, torna a cadere nel suo vizio. ''Provaci con tutte, una cadrà'', amava dire una volta a chi gli stava intorno. Oggi nessuno ride più, tutti sanno che dopo la stagista del FMI, dopo la cameriera del Sofitel e dopo la giornalista francese Tristane Banon, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato lo scandalo a luci rosse di Lille, quello delle escort fornite da un uomo d'affari della città francese al potente DSK e che gli venivano ''recapitate'' anche a Washington.

 

METAMORFOSI - DSK è cambiato nelle ultime settimane, anche fisicamente. Barba lunga, sguardo assente: ''Si morde le unghie fino a sanguinare - racconta la fonte a Le Journal du Dimanche -, divora la pelle delle dita, e passa le giornate a non fare niente, incapace di concentrarsi su un libro, rifiutando di accendere la televisione o di leggere i giornali. L'unica cosa che lo calma sono le equazioni matematiche, ma la sua agenda è vuota''.

 

NESSUNO LO CERCA - In tutta la settimana, l'uomo frenetico che non aveva tempo nemmeno per rispondere a uno dei suoi tanti telefoni cellulari, aveva soltanto un appuntamento, quello con Henri Proglio, patron del gigante dell'energia Edf. Poi basta. Ad ogni sms risponde nel giro di pochi secondi, al contrario di prima. Era proverbiale la sua tendenza a fare tardi ad ogni appuntamento, adesso arriva in anticipo. Eppure, ''è l'ombra di se stesso'', dice la persona del suo entourage che racconta tutto al settimanale.

 

AMICI DI RONDA - Al punto che, quando la moglie Anne Sinclair ha deciso di fermarsi qualche giorno di più nel riad di Marrakesh e lui è rientrato da solo a Parigi, gli amici, preoccupati, si sono dati il cambio per non lasciarlo da solo in casa. Altro aneddoto esplicativo: qualche giorno fa, ad un pranzo con alcuni socialisti, DSK è parso assente, silenzioso, assorto nei suoi pensieri. A un certo punto un invitato gli ha chiesto il suo parere sulla crisi economica, lui si è come risvegliato e ha cominciato a parlare, un quarto d'ora, in modo estremamente brillante. Poi una pausa lunga, imbarazzante, tutti erano a disagio. Lui ha balbettato qualcosa, poi tutti hanno ripreso a mangiare.

 

LA STANCHEZZA DI ANNE - DSK si è reso conto che, anche per la moglie, la storia dei festini di Lille, per la quale sarà interrogato nei prossimi giorni e in cui rischia di finire sotto processo, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Quanto ad Anne Sinclair, le voci che la danno sul punto di lasciare il tetto coniugale ormai stufa di queste storie di ragazze che coinvolgono il marito e le costano anche una fortuna (l'appartamento di Manhattan, le guardie del corpo, gli avvocati, ecc.) sembrano tutte da verificare.

 

ULTIMA SPERANZA - La fonte del Journal du Dimanche sostiene che lei è intenzionata a riprendere i suoi ritmi, a rilanciarsi nella professione giornalistica e a centrarsi di nuovo su se stessa e i suoi interessi. Ma - dice l'amico gola profonda - ''una donna lascia facilmente il marito farfallone, molto difficilmente il marito malato''.