Cotonou, 19 novembre 2011 - Una folla definita "incredibile" da chi era nel corteo ha accompagnato questa mattina, praticamente senza soluzione di continuit à, Benedetto XVI che ha percorso in automobile i 43 km che separano la città di Cotonou a Ouidah, sede del seminario interdiocesano del Benin e centro propulsore della Chiesa Cattolica nel Paese. "Mai avevo assistito a uno spettacolo di questo genere", ha detto ai giornalisti un autorevole membro del seguito, al quale è sembrato che "oggi quasi tutto il Benin fosse su quelle strade per salutare il Papa".

GLI INCONTRI CON I POLITICI - Prima di lasciare il Palazzo Presidenziale di Cotonou, il presidente Boni Yayi ha donato al Pontefice una croce pettorale in oro con incisa la scritta: "Benin 2011, pace, giustizia e riconciliazione". Nel Palazzo, mentre Papa e presidente conversavano in privato, ha avuto luogo un incontro tra il segretario di Stato Tarcisio Bertone, il sostituto Giovanni Angelo Becciu e il vertice della Conferenza Episcopale del Benin e i principali esponenti del Governo e del Parlamento del Benin.

"ANALFABETISMO COME AIDS E TBC" - L'analfabetismo è "un flagello simile a quello delle pandemie'' di Aids, Tbc e malaria, e "rappresenta uno dei maggiori freni allo sviluppo''. Lo afferma il Papa nella Esortazione per il sinodo dell'Africa. "L'analfabetismo - afferma il Papa nella esortazione apostolica per il sinodo dell'Africa - rappresenta uno dei maggiori freni allo sviluppo. E' un flagello simile a quello delle pandemie. Certo, non uccide direttamente, ma contribuisce attivamente alla marginalizzazione della persona - che è una forma di morte sociale - e le rende impossibile accedere alla conoscenza''. Alfabetizzare un individuo, spiega Benedetto XVI, significa farne un membro a pieno diritto della res publica, alla costruzione della quale potrà contribuire, e permettere al cristiano di accedere al tesoro inestimabile delle Sacre Scritture che alimentano la vita di fede''.

LE MEDICINE CONTRO L'HIV - Per combattere l’Aids che sta falcidiando la popolazione africana occorre "trovare soluzioni e rendere accessibili a tutti i trattamenti e le medicine, considerando le situazioni di precarietà". Lo chiede Bendetto XVI nel documento 'Africae munus' firmato oggi in Benin. "La Chiesa - ricorda il testo - sostiene da molto tempo la causa di un trattamento medico di alta qualità e a minore costo per tutte le persone coinvolte". In unione con i vescovi africani, scrive inoltre Ratzinger, "rinnovo il mio sostegno e mi rivolgo a tutte le istituzioni e a tutti i movimenti della Chiesa che operano nel settore della sanità e specialmente dell’Aids: realizzate un lavoro meraviglioso ed importante. Chiedo alle agenzie internazionali di riconoscervi e di aiutarvi nel rispetto della vostra specificità e in spirito di collaborazione. Incoraggio vivamente ancora una volta".

LE GUERRE - "Ricerca dei responsabili dei conflitti'' di chi ha "finanziato i crimini" e si dedica a "ogni sorta di traffici'' e "accertamento delle loro responsabilità''. Questo chiede inoltre Benedetto XVI per l'Africa come "atto coraggioso e onesto'' perché "le vittime hanno diritto a verità e giustizia''.