Rabat, 26 novembre 2011 - Gli islamici moderati del Partito Giustizia e Sviluppo hanno rivendicato una larga vittoria alle elezioni legislative di ieri in Marocco, le prime dopo il referendum costituzionale dello scorso luglio, sull'onda della primavera araba: secondo i vertici del gruppo, il Pjd avrebbe ottenuto "tra 90 e 100 seggi" tra i 395 totali della Camera dei Rappresentanti, raddoppiando di fatto la sua presenza numerica in Parlamento rispetto al 2007. "Abbiamo fatto man bassa di voti in tutte le grandi città del Marocco", ha dichiarato Lahcen Daoudi, uno dei massimi dirigenti del Pjd. "Il nostro partito ha superato i suoi rivali in tutto il paese", ha sostenuto il portavoce della campagna elettorale del Pjd, Hassan Lamrani.

 

URNE CHIUSE - Secondo i dati forniti ieri dal ministro dell'Interno Taib Charkaoui, l'affluenza alle urne è stata del 45% degli iscritti al voto, 7 punti percentuali in più rispetto al 2007. "A Casablanca, Rabat, Tangeri, Meknès, posso dire che abbiamo realizzato una vittoria ampia, ha commentato Daoudi. "Siamo molto fiduciosi anche se preferisco non parlare ancora di successo definitivo", ha insistito. Il partito guidato da Abdelilah Benkiran, in ogni caso, avrà bisogno di un accordo di coalizione per governare. Ma se la vittoria sarà confermata, in virtù della nuova costituzione, sarà Benkiran a ricevere il mandato del re per formare il nuovo governo.