Washington, 16 dicembre 2011 - Prima udienza preliminare oggi del processo contro Bradley Manning accusato di essere la talpa che consegnò a Wikileaks le centinaia di migliaia di file dei segreti del Penatgono e del dipartimento di Stato. La corte matziale istitutia a Fort Meade giudicherà l'ex analista dell'intelligence militare che domani compirà 24 anni di aver messo a rischio la sicurezza nazionale rubando e diffondendo un enorme quantità di segreti governativi.

Se il militare verrà rinviato a processo e poi condannato rischia la condanna all'ergastolo, mentre nei mesi scorsi i procuratori militari hanno rinunciato a chiedere la pena di morte.

C'è attesa per la prima apparizione pubblica di Manning, che è stato arrestato nel maggio del 2010 a Baghdad e da allora è detenuto in condizioni di massima sicurezza, diventato una sorta di eroe per molti sostenitori del sito di Julian Assange e della libertà su Internet.

Tanto che alcuni suo sostenitori hanno organizzato una veglia di protesta di fronte alla base militare nei pressi di Washington che, ironia della sorte, ospita proprio l'U.S, Cyber Command, il comando dell'esercito che ha il compito di proteggere i sistemi informatici militari. Proprio quelli che, con grande facilità, avrebbe violato Manning mentre lavorava all'ufficio dell'intelligence miliatare di Baghdad, portandosi via i file super segreti nascosti in un cd di Lady Gaga.

Sull'apertura del procedimento si è espressa ieri Hillary Clinton che ha definito molto dannose le azioni di cui Manning èaccusato. "Credo che nell'età in cui così tante informazioni circolano nel cyberspazio - ha detto il segretario di Stato - noi tutti siamo consci del fatto che alcune informazioni che sono sensibili, perché possono avere conseguenze sulla sicurezza degli individui e delle relazioni, devono essere protette e noi continueremo ad addottare misure per farlo".

Il convitato di pietra del processo a Manning, comunque, sarà Julian Assange - che proprio oggi ha visto accogliere dalla Corte Suprema britannica la richiesta d'appello contro l'estradizione in Svezia dove è accusato di violenza sessuale - che ha sembre difeso il militare americano senza aver mai ammesso di aver ricevuto da lui il materiale pubblicato da Wikileaks. L'Alta Corte di Londra ha fissato al primo febbraio la data d'inizio della 'due giorni' d'udienza. Le autorità svedesi vogliono interrogare il 40enne australiano in relazione alle accuse di aggressione sessuale e stupro lanciate contro di lui, nell'agosto 2010, da due donne che avevano lavorato come volontarie a Wikileaks.

Un grand jury sta valutando se incriminare Assange per spionaggio, mentre il suo sito - le cui rivelazioni sui segreti della guerra in Iraq e in Afghanistan e sui famosi cablogrammi del dipartimento di stato hanno fatto tremare il mondo nei mesi scorsi - sta rischiando la bancarotta a causa del boicottaggio dei principali istituti e servizio finanziari che hanno bloccato il versamento delle donazioni.

Assange, che è in Gran Bretagna dal momento del suo arresto, nel dicembre 2010, ha sempre negato ogni accusa, sostenendo che si tratta di una montatura politica per consegnarlo agli Usa. L'hacker australiano finora ha utilizzato tutti i mezzi legali per evitare un'estradizione che, a suo giudizio, sarà solo la fase di passaggio per consegnarlo a un Paese che cerca vendetta per la pubblicazione sul web di centinaia di migliaia di documenti 'classificati' della diplomazia Usa.